di Erika Noschese
La festività di Santo Stefano, tradizionalmente dedicata alla famiglia e al riposo, si è trasformata in un momento di profonda angoscia per l’intera provincia di Salerno. L’aggressione brutale subita da Carmine Siano, sindaco di Castiglione del Genovesi, ha squarciato il velo di tranquillità dei Picentini, riproponendo con forza il tema della sicurezza per chi rappresenta lo Stato sul territorio. Il primo cittadino, vittima di un agguato feroce nei pressi della sua abitazione mentre si recava a una recita scolastica, è stato colpito ripetutamente con un bastone da un individuo incappucciato. Le conseguenze fisiche sono state gravissime, portando al ricovero d’urgenza in codice rosso presso l’ospedale “Ruggi d’Aragona”. L’eco del vile gesto ha raggiunto immediatamente le massime cariche istituzionali, scatenando una reazione compatta e trasversale. Il Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, ha subito espresso la sua ferma posizione, condannando fermamente il gravissimo episodio di violenza di cui è stato vittima nella serata di ieri (l’altro ieri per chi legge, ndr) il sindaco di Castiglione del Genovesi, esprimendo poi vicinanza e augurando una pronta guarigione al primo cittadino. Queste parole sono state il preludio a una mobilitazione politica senza precedenti che ha visto il mondo parlamentare e locale unirsi in un unico coro di sdegno. Tra le voci più ferme della politica nazionale si è alzata quella del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha definito l’accaduto come “un’aggressione vigliacca e inquietante al tempo stesso per la quale voglio formulare piena solidarietà al sindaco Siano e alla sua famiglia. Mi auguro che venga fatta luce al più presto sull’identità dell’aggressore e sui motivi di questo gesto criminale che è motivo di grande preoccupazione”. Borrelli ha poi aggiunto una riflessione sul valore simbolico del violento assalto: “Assalire un uomo delle istituzioni sotto la sua abitazione costituisce un attacco a tutte le istituzioni e come tale deve essere considerato. Non possiamo permettere che l’odio e la violenza prendano il sopravvento specie nei piccoli comuni, dove sindaci e rappresentanti istituzionali sono più esposti”. A rafforzare questo sentimento è intervenuto anche il Presidente Roberto Fico, che ha voluto trasmettere il proprio sostegno personale attraverso una nota ufficiale: “Desidero esprimere la mia più sincera solidarietà e vicinanza al sindaco di Castiglione del Genovesi, Carmine Siano, vittima di una grave aggressione in queste ore. A lui vanno i miei auguri di pronta guarigione. L’auspicio è che venga fatta piena luce sull’accaduto e che simili atti di violenza non trovino mai spazio nella nostra comunità”. La senatrice Anna Bilotti, del Movimento 5 Stelle, ha descritto un territorio ferito nel profondo, sottolineando come “quanto accaduto al sindaco di Castiglione del Genovesi, rimasto ferito e trasportato in ospedale in codice rosso dopo essere stato aggredito con un bastone, secondo le cronache, da una persona incappucciata, è un fatto gravissimo che non può e non deve essere preso sottogamba. La violenza è una spirale. Va, quindi, fermata con la forza della legalità e con l’azione di tutti perché siano rimessi al centro il rispetto, il dialogo e la tutela di chi ogni giorno si impegna al servizio delle proprie comunità”. L’amministrazione provinciale ha fatto sentire il proprio peso politico e umano attraverso le parole di Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno e Presidente della Provincia, il quale ha ribadito la necessità di un intervento risolutivo da parte degli organi inquirenti. “E’ un episodio gravissimo sul quale confido che Forze dell’Ordine e Magistratura facciano immediata e totale chiarezza. Gli amministratori locali sono sempre più esposti ad episodi criminali che, quale ne sia la matrice, rendono ancora più oneroso il servizio alle proprie comunità. Carmine Siano andrà avanti con determinazione e noi saremo al suo fianco senza tentennamenti”, ha affermato Napoli, evidenziando il clima di crescente ostilità che circonda chi governa i territori. Forza Italia, attraverso i suoi massimi rappresentanti provinciali, ha condannato duramente l’attacco. Roberto Celano, Consigliere Regionale e Segretario Provinciale del partito, ha parlato di una ferita inferta a tutta la collettività: “Condanniamo con la massima fermezza questo gesto ignobile e ogni forma di violenza, che non può e non deve mai trovare giustificazione. La violenza è sempre una sconfitta per la società e va contrastata con determinazione, attraverso il rispetto delle istituzioni, il dialogo e il senso di responsabilità. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine affinché venga fatta piena luce sull’accaduto e siano assicurati alla giustizia i responsabili”. Sulla stessa linea, l’avvocato Carmela Zuottolo, responsabile del Dipartimento Libere Professioni di Forza Italia, ha rimarcato che “si tratta di un gesto inaccettabile che colpisce non solo una persona, ma le istituzioni democratiche che egli rappresenta. La violenza non è mai una risposta e va condannata con assoluta fermezza. È indispensabile che le autorità competenti garantiscano sicurezza e tutela a chi quotidianamente è impegnato al servizio delle comunità locali”. Anche il Partito Democratico della Provincia di Salerno ha manifestato la propria vicinanza, descrivendo Carmine Siano come un “amministratore competente ed appassionato, molto apprezzato dai suoi concittadini e da tutti noi. La violenza nei suoi riguardi lascia attoniti ed esige indagini rapide che individuino ogni responsabilità. Siamo certi che continuerà, con il sostegno di tutti, la sua azione a favore del suo paese e della sua gente senza farsi intimidire in alcun modo da questo gesto inconsulto”. Dall’area dei sindaci campani è giunta una solidarietà di categoria carica di preoccupazione per il ripetersi di tali eventi. Francesco Morra, presidente di Anci Campania, ha infatti osservato che “episodi come questo si stanno purtroppo ripetendo con crescente frequenza e non possono essere sottovalutati. È fondamentale non abbassare la guardia davanti a ogni forma di violenza e compiere ogni sforzo necessario per individuare i responsabili”. Giuseppe Lanzara, primo cittadino di Pontecagnano Faiano, ha espresso il proprio sgomento per un episodio avvenuto la sera del 26 dicembre 2025: “Colpire un sindaco significa colpire un’istituzione e, con essa, il senso stesso di comunità. I sindaci, ogni giorno, sono in prima linea: ascoltano, decidono, affrontano criticità e tensioni, spesso esponendosi personalmente per servire le proprie comunità. Un episodio vile e inaccettabile, che condanno con la massima fermezza”. Il sindaco di Corbara, Pietro Pentagelo, parlando a nome dei colleghi dell’Agro Nocerino, ha ribadito che “tali comportamenti non possono mai essere giustificati e richiedono una risposta decisa da parte delle autorità. È fondamentale mantenere unita la comunità contro la violenza”. Una riflessione simile è stata avanzata dal sindaco D’Onofrio, il quale ha ricordato come i sindaci siano “troppo spesso il primo, e a volte l’unico, avamposto dello Stato sul territorio. Siamo in prima linea, esposti h24, mettendoci la faccia e il corpo per rispondere ai bisogni dei cittadini. Ma la violenza non può e non deve mai essere il prezzo da pagare per l’impegno civile”. Il dolore locale è palpabile anche nelle dichiarazioni di Sonia Alfano, sindaco di San Cipriano Picentino, che ha voluto condannare “con decisione ogni forma di violenza, senza se e senza ma”, augurando al collega Siano una pronta guarigione. Antonio Somma, sindaco di Mercato San Severino, ha descritto lo stato di allerta che regna nel territorio: “Siamo tutti attoniti. La preoccupazione per le sue condizioni di salute post aggressione ci tiene incollati ai bollettini medici diramati dall’ospedale «Ruggì d’Aragona» dov’è ricoverato sotto stretta osservazione”. Infine, il Gruppo “Radici” di Bracigliano ha voluto inviare un messaggio di sintesi su questo inquietante attacco, definendolo come “un episodio gravissimo, da condannare senza mezzi termini e che non ammette alcuna giustificazione. Un colpo alle istituzioni e a coloro che cercano di amministrare al meglio il proprio territorio di competenza”. I consiglieri del gruppo hanno inoltre chiesto “una attenta riflessione sull’accaduto affinché i ruoli istituzionali ricoperti dai rappresentanti cittadini possano essere adeguatamente tutelati”, chiudendo così un cerchio di dichiarazioni che chiedono, prima di tutto, il ritorno della legalità e della sicurezza nei piccoli centri del salernitano. Mentre Castiglione del Genovesi attende con ansia notizie positive sulle condizioni di salute dell’ingegner Siano, l’attenzione si sposta ora sul lavoro delle forze dell’ordine, chiamate a dare un nome e un volto all’aggressore per evitare che questo gesto resti impunito e che la violenza diventi un linguaggio accettato nel confronto politico e sociale.





