di red.cro.
Giovanni Zullo, difeso dall’avvocato Luigi Gargiulo, già coinvolto e condannato a 7 anni in appello per l’omicidio Stellato. è stato assolto dai giudici della prima sezione del tribunale di Salerno, dall’accusa di aver sparato a Domenico De Cesare, nipote dell’ex calciatore granata Ciro. Il fatto non sussite per i giudici che non hanno ritenuto attendibili le dichiarazioni del pentito Ciro De Simone. Secondo l’accusa, la gambizzazione di Cesare, avvenuta davanti al bar la Siesta in via Lungomare Colombo, l’8 marzo del 2005, era stata causata da un litigio tra donne. «All’epoca lui e De Cesare stavano sempre insieme, erano amici fraterni» raccontò il “pentito”, che sostenne di aver saputo tutto dallo stesso imputato. A rompere gli equilibri sarebbe stato un litigio tra una ragazza e Angela Petringola, all’epoca fidanzata dello stesso Zullo e poi moglie di Ugo Corsini. Lui e De Cesare erano presenti, ma se Zullo si tenne da parte l’amico invece intervenne: «Diede una spinta alla ragazza e la fece cadere» raccontò De Simone. Poche ore lo zio della ragazza, convocò a causa sua Zullo e De Cesare per chiedere chiarimenti. Quest’ultimo non si fece vedere, Zullo invece andò «ma armato e con un giubbotto.