di Salvatore Memoli
Il Mediterraneo è stato sempre una grossa opportunità per l’Italia. Un grande bacino di Paesi che dovrebbe essere accomunato da un intreccio di valori politici, economici e di servizi. L’Italia ha le sue opportunità nel valorizzare scambi di diversi profili con molti Paesi, in particolare con la Tunisia. La Campania tra le Regioni del Sud è quella che ha un filo rosso con questo Paese del Nord Africa soprattutto nel settore dei trasporti. Una citazione di merito spetta al Porto di Salerno che collega molto bene la città con Tunisi e il suo porto, con navi che solcano il Mediterraneo più volte durante una settimana. Le navi Grimaldi assicurano un efficiente serviIo per merci e persone che aumenta con i suoi valori di stima. Va da sé che le dimensioni del mezzo di trasporto sono tali che garantiscono un servizio che interessa un bacino ben oltre il riferimento regionale, con una domanda crescente nonostante le non poche difficoltà logistiche della realtà portuale, soprattutto per il traffico di persone, per lo più motorizzate. Sull’argomento esiste un’ampia documentazione dell’informazione che meriterebbe un aggiornamento dell’importanza di tale servizio marittimo che potrebbe certamente migliorare complessivamente. Negli ultimi tempi, con la certezza dello start up dell’aeroporto di Pontecagnano Costa di Amalfi crescono le attenzioni per il territorio salernitano da parte delle Compagnie aeree ed anche di quelle tunisine per collegamenti di charter settimanali ed anche per voli fi linea Salerno-Tunisi che potrebbero presto concretizzarsi in un avvio aggiuntivo di servizi attivi all’interno della Regione Campania. Si tratta di un’attenzione al traffico aereo che ha delle ragioni logistiche che rispondono a studi dei flussi di clientela in partenza ed in arrivo da e per la Tunisia. Il Paese magrebino ha una compagnia di bandiera che ha collegamenti con tutto il mondo ed una compagnia collegata che attualmente copre molti aeroporti italiani, tra cui Napoli. Ad oggi sussistono studi ed orientamenti che lasciano pensare ad una valutazione di utilizzo di Pontecagnano come asse di collegamento. Chiaramente questa valutazione ha molti punti di analisi positivi per iniziare una nuova collaborazione. Personalmente seguo questa maturazione commerciale che tra i suoi punti d’interesse non ha un campanilismo nelle opzioni determinanti tra Napoli e Salerno. Partire da Salerno potrebbe configurare un avvicinamento al punto di maggiore centralità del bacino di utenza che tocca la Calabria, la Puglia e la Basilicata con migliaia di spostamenti. Ora è tempo che le parti interessate, con in testa la Regione Campania, come auspico, abbiano un ruolo super partes nell’esame dei nuovi studi dei piani di voli. L’aeroporto di Pontecagnano è una realtà che permette voli aggiuntivi a quelli di Napoli, anche iniziando da questa stagione, per un avvio di realizzazione di un’attesa di miglioramento dei servizi di trasporto con la Tunisia. Evitare di ripetere di parlare delle positive ricadute per il Salernitano è una scelta di fair play, in concreto i benefici sarebbero immediati. In tanti, dai vettori ai passeggeri a probabili merci attendono per brindare al primo volo da Salerno.Ciò che abbiamo sempre auspicato sta diventando una bella realtà; da questa parte dell’Africa la via è spianata con la disponibilità da subito a volare su Pontecagnano,dopo un lavoro ai fianchi che è stato fatto fin qui utilmente. La Tunisia chiama Pontecagnano, a chi tocca risponda subito e bene a questo nuovo ponte di relazioni internazionali che fanno bene a tutti.