di Monica De Santis
Commercio in crisi, a Salerno come in tutt’Italia. Commercio in crisi con la chiusura, in questi primi mesi dell’anno, nella città di Salerno, di numerose attività commerciali storiche. Un fenomeno che purtroppo non accenna a calare e che potrebbe far registrare nei prossimi mesi altre chiusure importanti nella nostra città. Un fenomeno che non è partito con l’inizio della pandemia, ma che ha origini più lontane. Sta di fatto che a livello nazionale solo lo scorso anno si sono registrate un totale chiusura d’attività pari al -15,3%. Una cifra impressionante se si pensa che il nostro Stato si è sempre mantenuto sulle piccole attività commerciali a carattere familiare. Attività queste che stanno subendo dall’introduzione della legge Bersani e poi dal continuo crescere della grande distribuzione, che al momento non risente ancora della crisi. Il colpo di grazia per le piccole attività commerciali è poi arrivato con gli e-commerce e con la pandemia, che le ha viste chiudere per molti mesi e senza ottenere quegli aiuti economici, che avrebbero potuto garantire il pagamento dei fitti, delle bollette, delle tasse, etc… La pensa allo stesso modo anche Adolfo Gravagnuolo, titolare dell’omonima attività commerciale di via Velia, che sulle ultime chiusure delle attività di alcuni suoi colleghi, commenta… “Sono ormai 20 anni di legge Bersani, adesso è toccato anche ad altri negozi storici, abbassare le saracinesche, ma toccherà a tutti. Bersani è stata una persona priva completamente di intelligenza, ha adoperato tutta la sua deficienza per distruggere il commercio a dettaglio”. Gravagnuolo spiega anche come un piccolo negozio a gestione familiare potrebbe tentare di sopravvivere in un momento simile… “Per sopravvivere oggi i commercianti devono per prima cosa essere proprietari delle mura dei loro negozi. Se già dovessero pagare un fitto, allora la situazione sarebbe davvero impossibile da salvare. Altra cosa importante è rimanere sempre molto attenti ad ogni movimento, ad ogni spesa, ad ogni entrata ed uscita. Solo in questo modo si potrebbe riuscire ad evitare la chiusura e continuare a vivere in maniera modesta, perchè di più oggi non è pensabile”. Gravagnuolo, poi spiega che è inutile fare ricriminazioni nei confronti dell’amministrazione comunale di Salerno, o di qualsiasi altra città italiana… “Le amministrazioni comunali non possono fare niente più perchè la legge Bersani ha tolto completamente tutti i poteri all’ufficio annona. Prima con la zonizzazione e con le tabelle, l’annona ti aiutava, ti diceva dove potevi aprire e ti diceva, anche, quale poteva essere il tuo eventuale successo, perchè si difendevano tutte le zone della città. Dunque, la dove c’era la possibilità si poteva aprire un’attività commerciale e non come accade oggi che ognuno può aprire un negozio ovunque senza rispettare criteri di concorrenza, distanza etc…”