di Andrea Pellegrino
Prosegue il lavoro della Procura della Repubblica sull’impianto di compostaggio di Salerno. Recentemente, i finanzieri hanno acquisito atti anche negli uffici della società Salerno Pulita, affidataria dell’impianto dopo la revoca dell’Aia e la rescissione contrattuale con la Daneco Impianti. Salerno Pulita era già finita sotto la lente d’ingrandimento dell’Anac di Raffaele Cantone. Nell’ispezione condotta dall’anticorruzione una delle criticità riguardava proprio la gestione della raccolta differenziata. Ma il recente affidamento alla società comunale è finito anche in una ultima denuncia presentata dall’ex assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano. In pratica si contesta la modalità dell’affidamento ma anche i requisiti richiesti per la gestione di un sito di compostaggio. Inoltre, la Salerno Pulita non ha ancora ricevuto dalla Regione Campania la voltura dell’Aia, revocata (per la mancanza di polizza fideiussoria) alla Daneco Impianti ed intestata, provvisoriamente, in capo al Comune di Salerno. Intanto, Palazzo di Città continua a liquidare la Gesco. La società, infatti, ha emesso una nuova fattura per il conferimento della frazione organica pari a 251mila euro per il periodo 11 ottobre – 21 novembre. Si tratta di ulteriori somme che gravano sul bilancio comunale. Tant’è che nella determina, Caselli precisa: «Si è resi disponibili, in via del tutto eccezionale, alla completa liquidazione precisando che qualche altra fatturazione deve essere liquidata da Salerno Pulita a seguito delle necessarie formalizzazioni». L’ultima nota tra le due parti risale al 20 gennaio mentre la rescissione contrattuale con la Daneco è del 7 ottobre scorso.