di Andrea Pellegrino
L’Autorità Portuale chiede il rinvio dell’udienza fissata questa mattina al Tar sulla vicenda Crescent. In ballo, infatti, ci sarebbe un accordo con il Comune di Salerno che farebbe venire meno l’interesse dell’Authority al ricorso contro il nuovo Pua di Santa Teresa che, di fatto, ha tagliato la Torre che avrebbe dovuto ospitare la nuova sede dell’ente portuale. Naturalmente, questo è solo un aspetto dell’articolato ricorso che è al vaglio dei giudici amministrativi, chiamati anche a pronunciarsi sulla richiesta cautelare e sui motivi aggiunti presentati da Italia Nostra e No Crescent in merito ai permessi di costruire rilasciati alla Crescent srl e alla Sist. L’Autorità – fino a poco tempo fa guidata da Andrea Annunziata -, dal canto suo sarebbe ad un passo da un accordo con Comune di Salerno ed Agenzia del Demanio. In pratica, si chiederebbe la salvaguardia degli interessi pubblici, attraverso con una compensazione del taglio effettuato dall’allora soprintendente Miccio all’atto del nuovo parere rilasciato dalla Soprintendenza di Salerno su Crescent e Piazza della Libertà. Se ciò dovesse andare in porto, l’Autorità rinuncerebbe al contenzioso amministrativo. Ma, al momento, le condizioni ancora devono essere definite ed accettate da tutte le amministrazioni coinvolte. Tra l’altro, espone l’avvocato dell’Autorità Portuale di Salerno, Barbara Pisacane, si è in attesa della nomina di un commissario straordinario da parte del Ministero delle Infrastrutture dopo l’accorpamento di Salerno con i porti di Castellammare e Napoli. Nel ricorso presentato nel 2015 al Tar e che dovrebbe essere esaminato stamattina, l’Autorità Portuale ha chiesto anche i danni al Comune di Salerno e alla Soprintendenza. Il 12 ottobre 2016 una delle ultime delibere di Andrea Annunziata apriva ad un possibile accordo, con tanto di adeguamento del progetto. Secondo gli atti, l’Autorità Portuale mirerebbe ad un pezzo di parcheggio di Piazza della Libertà.