di Pina Ferro
Vide la sua ex amante scambiarsi delle effusioni con un altro uomo, accecato dalla gelosia impugna una lama e la colpisce al cuore. E’ stato condannato a 9 anni e mezzo l’infermiere Giuseppe Ingenito, 63 anni, residente a Pontecagnano già noto alle forze dell’ordine per stalking. L’uomo, difeso da Paolo Toscano, ieri mattina è comparso dinanzi al giudice per le udienze preliminari con l’accusa di tentato omicidio. Ingenito, per il quale il magistrato titolare del fascicolo investigativo, ha scelto di essere processato con il rito dell’abbreviato. Era lo scorso 22 aprile quando Giuseppe Ingenito affondò una lama nel petto della sua ex amante, la 38enne rumena Emilia David. L’uomo per 5 lunghi anni anni aveva avuto una relazione extraconiugale con la straniera, residente anche lei nel comune Picentino. Poi, la donna, che lavora come cameriera, aveva deciso di troncare quel rapporto che non l’avrebbe portata da nessuna parte e stava tentando di ricostruirsi una vita sentimentale. Da qualche tempo usciva con un nuovo compagno. Ma al 63enne, non stava bene. Non si era rassegnato a perdere la giovane amante e probabilmente aveva cominciato anche a seguirla. Il 22 aprile, era tardo pomeriggio, l’ha sorpresa, in via Generale Clark a Salerno, in auto con un altro. Non appena la vide impugnò una lama e dopo essersi avvicinato alla vettura colpì la donna al cuore. Ingenito fu bloccato e disarmato da un carabinieri della tenenza di Melito di Napoli, libero dal lavoro il quale chiese immediatamente l’intervento l’intervento dei colleghi del nucleo operativo della compagnia di Salerno. La donna soccorso fu trasportata al Ruggi dove fu operata e strappata alla morte.