di Aniello Salzano
“Io vado avanti a prescindere, anche se c’è sempre qualcuno che fa domande sulla base dell’imbecillità di qualche esponente del PD”. E’ questa la dichiarazione del Presidente De Luca che ha spinto il sen. Antonio Iannone, Segretario regionale di Fratelli d’Italia, a solidarizzare con il Commissario del PD, il suo collega senatore Misiani.
Ebbene, conoscevo la presunzione di paternità e la presunzione d’innocenza. Ma ignoravo del tutto la presunzione di imbecillità. E’ questa, in fin dei conti, la lezione che ci propina il sen. Iannone, allorquando ci spiega che il Governatore De Luca, riferendosi alla “imbecillità” di qualcuno del PD che è contro il terzo mandato, in realtà si riferisca proprio al sen. Misiani. Con ciò certificando l’esistenza, appunto, di una nuova presunzione, quella di “imbecillità”!
Infatti, pur non avendo De Luca nel suo discorso fatto alcun nome, Iannone ha immediatamente pensato che la “Imbecillità” fosse riferita direttamente al suo collega di Palazzo Madama sen. Misiani. Per cui ha voluto esternargli pubblicamente tutta la propria solidarietà.
Saremmo tutti curiosi di capire sulla scorta di quale processo mentale Iannone sia arrivato a questa apodittica conclusione, attribuendo al sen. Misiani l’esclusiva in tema di imbecillità nella declinazione deluchiana.
Invero la “imbecillità” richiamata dal Governatore della Campania poteva e può invece essere riferita benissmo a molti altri. Perché escluderli a priori ? Perché, ad esempio, non ritenere che il riferimento fosse invece all’on. Sarracino, oppure a Sandro Ruotolo, che, da braccio destro televisivo del “vate” Santoro, sulle piazze d’Italia imbastiva processi sommari ad un’intera classe politica ? E l’elenco potrebbe continuare…..
Non voglio pensare che Iannone abbia attribuito a Misiani questo poco invidiabile “status” sulla base della specifica e comune carica politica, di Commissario e di collega senatore…..
Sono certo che ne è rimasto sorpreso anche il Governatore ! Avrà forse pensato: o Iannone è in possesso di doti divinatorie e quindi capace di rivelare a tutti a chi si riferisca “l’imbecillità” da me evocata, oppure ne ha intravisto solo in Misiani, ed ovviamente secondo me a torto, i caratteri specifici ed in maniera così intuitiva. Chissà !
Non resta che chiedere lumi, quelli della ragione, appunto al sen. Iannone. Altrimenti la figura degli imbecilli rischiamo di farla anche (o forse solo) noi.
Aniello Salzano