di Monica De Santis
Non si torna a scuola neanche lunedì. Così ha deciso ieri mattina il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, firmando una nuova ordinanza che rinvia l’apertura al prossimo 1° ottobre. La decisione, speiga il primo cittadino, è stata assunta dando ascolto, alle richieste dei dirigenti scolastici, che hanno inoltrato una nota all’amministrazione comunale, mediante la quale hanno segnalato sia delle criticità in ordine alla ristrettezza del tempo a disposizione per svolgere compiutamente le attività di pulizia e preparazione che all’indisponibilità, a tutt’oggi, dei banchi monoposti nonché dell’ “organico covid”, con pedissequa istanza di rinvio. Ma la decisione della Francese non è stata vista di buon occhio da molti. Infatti, immediata la risposta di Fratelli d’Italia che in una lunga nota fa sapere che… “Ormai l’indignazione lascia il passo alla rassegnazione, alla tristezza e alla preoccupazione nell’osservare il modo con il quale questa amministrazione ha affrontato e intende affrontare nei prossimi giorni la questione scuola.” La responsabile di Fratelli d’Italia Annalisa Spera, precisa inoltre che… “Un nuovo rinvio, ulteriore, a due giorni dall’inizio dell’anno scolastico, rinviato per la seconda volta a sancire che non si è pronti, si è incapaci di organizzare, di tutelare personale scolastico e alunni, di dare risposte e rassicurazioni, a sancire che l’argomento scuola non è la priorità per nessuno, dal governo nazionale al governo cittadino. A cosa serve prendere ulteriore tempo? Ci giungono notizie di aule nei plessi scolastici mai adeguate, di aule ricavate in alcuni plessi negli scantinati a rischio allagamento e muffa, circolano fotografie di sistemazione di banchi al limite del consentito per la tutela della salute e della corretta postura dei bambini: noi ci auguriamo davvero che non sia così. Noi ci auguriamo che qualcuno, bravo, prenda finalmente le redini in mano della situazione e dia risposte certe, tempi certi e rassicurazioni a insegnanti e studenti e alle loro famiglie. Noi chiediamo a gran voce alla sindaca e al presidente del consiglio di convocare nel più breve tempo possibile il consiglio monotematico sulla scuola richiesto già dieci giorni fa, senza indugi e senza strategie: attendere questi altri dieci giorni non giova a nessuno. Ascoltare le opposizioni può illuminare, ascoltare un pensiero diverso, critico, che giunga anche da altre forze politiche potrebbe suggerire soluzioni alle quali non si era pensato: noi invitiamo tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, a unirsi su questo argomento, a fare un tavolo di lavoro, finalmente, per capire quale direzione bisogna intraprendere. La scuola e’ un bene di tutti, primario, per la salute soprattutto di bambini e adolescenti che intorno a quell’impegno organizzano la loro vita, le loro abitudini, la loro vita sociale: tardare ancora nel dar loro una risposta significa assumersi una responsabilità troppo grande per la loro salute mentale e fisica. Gli alunni devono tornare a fare gli alunni, al più presto possibile e con la sicurezza di andare a scuola tutti i giorni, non col dubbio di quando chiuderà la scuola.”