Volontario a sua insaputa. E’ il titolo che si potrebbe dare a questa inchiesta che riguarda il consigliere regionale Luca Cascone. A sua insaputa perchè in una intervista rilasciata a fan Page aveva chiarito il proprio ruolo in merito agli appalti della Soresa per l’emergenza Coronavirus. “L’ho fatto come volontario”. Una presenza ombra per molti ma il suo legale Cecchino Cacciatore tira fuori subito il documento che chiarisce tutto. In data 23 marzo 2020 il dottor Italo Giulivo, direttore dei lavori pubblici e della protezione civile, comunica in una lettera che Luca Cascone, Presidente della commissione trasporti del Consiglio regionale, partecipa alle attività dell’Unità di crisi Covid 19 della regione Campania, supportando il coordinamento delle diverse attività e programmazioni”. Ecco spiegata la presenza di Cascone alle riunioni. Ma il servizio dei colleghi di Fan page ha fatto muovere la Procura e nella giornata di ieri uomini della guardia di Finanza hanno fatto visita all’abitazione del consigliere regionale e ai suoi uffici di Napoli per l’acquisizione di documentazione che è stata consegnata alle Fiamme gialla. Un’altra visita è stata effettuata negli uffici della Protezione civile di Napoli. Anche in questo caso è stata prelevata la documentazione richiesta dalla Procura di Napoli. Con l’atto della perquisizione è stato consegnato allo stesso Cascone un avviso di garanzia per turbativa d’asta. Come sono stati gestiti gli appalti per l’emergenza coronavirus in Campania? Perché per le forniture di mascherine e ventilatori polmonari veniva detto di parlare con il consigliere regionale Luca Cascone? Perché un consigliere regionale che non ha alcun titolo a farlo parla di forniture e appalti? Queste le domande sollevate dal servizio giornalistico che parte da lontano, perchè queste accuse furono già mosse mesi fa nel corso di un consiglio regionale dall’opposizione. Ed a portare avanti questa battaglia è stato per mesi l’esponente di Fdi Marcello Taglialatela che non a caso compare con una intervista nel servizio giornalistico. Tiepide le reazioni della politica su questa indagine partita da 24 ore. Si registra un intervento di Cirielli che chiede al ministro Speranza di commissariare la Sanità. “Il fedele Cascone, tempo pochi giorni, sara’ scaricato da una codarda presa di distanza del suo capo De Luca”. Cosi’ su Twitter, Stefano Caldoro , candidato Presidente del centrodestra in Regione Campania, risponde a chi gli chiede un “commento sul silenzio di De Luca su Cascone e gli appalti Covid”. “Mastursi – dice Caldoro ricordando la vicenda che colpi’ il collaboratore di De Luca – non era Churchill e Cascone non è Togliatti”.Da parte sua cascone si è detto tranquillo del suo operato in quanto gli appalti per l’acquisto di materiale per il Covid era di competenza di un’apposita commissione e addirittura vi era un doppio passaggio per la ratifica degli acquisti. Cascone si limita ad un messaggio su Fb, ribadendo quanto aveva già dichiarato a Repubblica quando il suo nome era venuto fuori per i rapporti con la Soresa. “Dopo lo “scoop giornalistico” siamo arrivati all’acquisizione di documenti. La migliore occasione non solo per spiegare nell’unica sede competente i miei comportamenti in quei giorni così complicati per la Campania e l’Italia, ma anche per dimostrare il supporto fattivo offerto lontano dai riflettori. Fiducia assoluta che tutto ciò si chiarirà al più presto perché – nonostante ci sia chi specula anche sui morti e sull’emergenza sanitaria – io sono una persona perbene!”
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