La vostra iniziativa è assai meritevole perché è un percorso di avvicinamento alla Festa della Musica che non mi pare abbia precedenti. Il 21 giugno è tra le date celebrative più vive che si susseguono durante l’anno: “ Ci sono tante melodie che vagano nell’aria che bisogna fare attenzione a non calpestarle!” diceva Johannes Brahms che appartiene a un’epoca in cui non esistevano i mezzi di diffusione che oggi moltiplicano quella presenza. Nei momenti più cupi della pandemia che ha sconvolto il mondo, sono state le melodie vaganti nell’aria ad essere raccolte dai cittadini italiani, che le hanno ripetute dai balconi di casa: canzoni, inni, brani d’opera. E’ stato un fenomeno spontaneo e significativo, un bisogno dell’anima che ben definisce il senso e il valore della Musica. E un incoraggiamento concreto al sistema-musica a riprendere l’attività istituzionale di teatri e sale da concerto. Quanto alla mia persona e alla musica che mi ha accompagnato durante l’emergenza è quella che ho potuto fare insieme ai miei figli, standogli accanto e aiutandoli a studiare. La mia attività di direttore mi ha portato a fare musica con le orchestre di mezzo mondo, in questi mesi poterla fare con continuità con Romane, Ysaure , Gilad e Ariel è stata una scoperta e una gioia.
Daniel Oren