Lei che parla in continuazione; lei che è curiosa e che si pone in relazione con il mondo dando i nomi a tutto, come si fa per i figli generati; lei che non cerca mera utilità pratica nel mondo, ma ne coglie la poesia; lei che infrange le regole e sovverte il monotono svolgersi degli eventi; lei che esige spiegazioni; lei che vive di emozioni e sa perfino piangere senza pudore. La storia sembra una fra le tante, fin troppo stereotipate, che popolano caterve di romanzi e saggi. E, soprattutto, sembra una scena, a variabile minima, che a molti è capitato di vivere, assai spesso, fra le mura domestiche, seduti sul divano, davanti ad una partita di calcio trasmessa in tv. Ma questa è la prima storia, e i protagonisti sono Adamo ed Eva, descritti con ironia e sagace analisi dei ruoli, ma anche con romanticismo puro e non melenso, da Mark Twain. La piccola Ilary Fortunato, figlia di Anna Mammato e Alfredo ha deciso per questo carnevale 2020 di rivivere l’accattivante mito di Eva, della madre di tutti i viventi. (o.c.)
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