di Antonio Iovino
«Nessun danno è legato alla sigaretta elettronica». I rivenditori salernitani non ci stanno e fanno chiarezza smntendo le notizie che si sono diffuse negli ultimi tempi. Infatti è di questi giorni la notizia che pone l’attenzione sulle sigarette elettroniche le quali, a quanto pare, avrebbero provocato, negli Stati Uniti, sei decessi e potrebbero essere la causa di svariati casi di malattie polmonari. Tale vicenda ha catturato anche l’attenzione del presidente Donald Trump il quale, insieme alla sua amministrazione, avrebbe espresso la volontà di bandire le “e-cigarette”. Una situazione, questa, che innervosisce i rivenditori, consci delle caratteristiche dei loro prodotti e consapevoli che, spesso, i danni derivano dall’uso di liquidi non autorizzati e che quindi non sono reputabili sicuri. «La sigaretta elettronica è un qualcosa che sta prendendo piede e già da cinque anni sta andando bene. – Ha sottolineato Paolo Colabene di “Svapo City, ubicato in via Vernieri – Coloro i quali procedono gradualmente, abbassando man mano il grado di nicotina, riescono ad ottenere buoni risultati e sono molti i clienti che passano a salutarmi e che affermano di aver oramai perso il vizio di fumare. Di solito si parte da un grado 18 di nicotina per poi arrivare, gradualmente, a quel punto, se si vuole continuare a “svapare”, lo si può fare con gli aromi ma la maggior parte smette. Ovviamente sappiamo che la “classica” sigaretta è dannosa, qui si tratta di aromi e, eventualmente, di nicotina; per chi non vuole quest’ultima non ci sono effetti collaterali, si tratta solo di vapore, non di fumo». Colabene si sofferma poi sul tema disinformazione: «Siamo abituati solamente a leggere i titoli in prima pagina e non ad approfondire, così come è successo alla giornalista di un noto tg nazionale, protagonista di un servizio nel quale si affermava che era meglio non fumare le sigarette elettroniche. La giornalista in questione avrebbe dovuto prima informarsi al meglio e poi dare la notizia, è stata fatta disinformazione e le persone credono che il prodotto faccia male. Gli studi che sono stati condotti fino ad ora affermano che la sigaretta elettronica non fa male». Colabene conclude sottolineando come, ad esempio in Inghilterra, si è arrivati ad aprire punti vendita di “e-cigarette” all’interno di alcuni ospedali, per abbattere il fumo classico. “La sigaretta elettronica forse sarà nata come una semplice moda ma poi è diventata l’unica vera alternativa al fumo tradizionale e, a differenza di cerotti e tanti altri prodotti, funziona. – precisa Alessandro Ragone, titolare di tre negozi denominati “Svapolive”- Da commerciante che possiede tre punti vendita posso affermare che abbiamo fatto smettere centinaia di fumatori e tutt’oggi vengono a ringraziarci. Da quando è uscita la sigaretta elettronica non è stato riscontrato, scientificamente, nessuncaso di malattia riconducibile all’utilizzo del prodotto, non è mai successo nulla e ci sono prove che attestano ciò. La disinformazione, purtroppo, è dovuta ai poteri forti che hanno subito dei mancati introiti dai tabacchi lavorati e infatti, ogni volta che la sigaretta elettronica supera determinate vendite, veniamo attaccati mediaticamente con notizie false. Sono sette anni – prosegue Ragone – che ci bombardano con fake news di tanto in tanto ma questa volta, con la notizia che negli Usa sono morte sei persone che utilizzavano la sigaretta elettronica, si è trattato della più grande infamia nei nostri confronti. Le persone che sono decedute hanno usato degli oli comprati per strada, contenenti Thc (il principio attivo della cannabis) e altre sostanze, che hanno provocato loro problemi polmonari”. Alessandro Ragone evidenzia,,quindi, come sia stato l’uso improprio dell’e-cigarette ad aver provocato danni e che quindi, il messaggio passato in Italia (la sigaretta elettronica fa male) non sia veritiero. «Se il prodotto viene utilizzato senza nicotina – conclude il titolare dei negozi “Svapolive” – non vi è nessun principio attivo che possa far male, la nicotina è l’unico elemento che potrebbe dare qualche problema ma la sigaretta elettronica è comunque meno dannosa del 95% rispetto a quella tradizionale».