di Pina Ferro
A seguito di condanna in sede civile, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione avrebbe dovuto versare alcune somme a titolo di spese legali, somme mai versate nonostante i solleciti e l’atto di precetto presentato dall’avvocato Pierluigi Vicidomini, il quale alla fine ha proceduto al pignoramento presso terzi della somma prevista pari a 661,90 euro. Il pignoramento è stato effettuato presso Poste Italiane. La richiesta di pignoramento è anche già stata effettuata dunque, ora la somma sarà prelevata direttamente da Poste Italiane dal conto intestato all’Agenzia delle entrate riscossione e versate all avvocato Pierluigi Vicidomni quale difensore della contribuente, originaria dell’agro Nocerino Sarnese. Una vicenda che si stava trascinando da diverso tempo e che, finalmente, ora giunge ad una conclusione grazie all’iter intrapreso dal legale della contribuente. Alla somma prevista l’ente di riscossione dovrà aggiungere anche le spese di isruttoria per il pignoramento. Una situazione che ha dell’incredibile se, si pensa che l’ente quando deve riscuotere dai contribuenti pone in atto tutte le procedure necessarie per recuperare il dovuto, invece, in queso caso lo stesso ente non ha posto in atto la stessa scrupolosità nel dare al legale della contribuente il dovuto come sabilito dal giudice al termine del procedimento civile che era stato incardinato. <E’ giusto che loro procedano per il recupero dei loro crediti ma è altrettanto giusto che paghino i loro debiti. – Ha sottolineato l’avvocato Pierluigi Vicidomini – Non mi pare giusto che per recuperare un credito esiguo io, debba procedere alla notifica della sentenza, di precetto, di un atto di pignoramento presso terzi. Una moleplicità di atti per recuperare un credito esiguo>.