In un altra parte del racconto Immacolata Monti ripercorre le fasi della gravidanza e tutto ciò che è successo dopo la nascita della piccola Iolanda, “Vi dico che mio marito – ha spiegato la donna – da quando ha saputo che sa- rebbe stata una figlia femmina mi ha detto che non sarebbe stata la stessa cosa perché lui era più attaccato al maschio. Infatti quando è nata già in ospedale si limi- tava a prenderla in braccio poche volte. Poi, a 4 mesi mio marito ha cominciato a dirmi che non la voleva perché avrebbe voluto un altro maschio. Da lì ha cominciato a darle dei pizzicotti e a dire che non la voleva.. questi pizzicotti erano abbastanza forti tanto che la bambina cominciava subito ad urlare. Nonostante ciò egli continuava ad utilizzare ancora la forza, la stringeva doveva capire che lui era il padre. Io dicevo a mio marito che doveva smettere, doveva rimanere calmo. Per un po’ ha smesso perché io cominciavo subito ad urlare non appena lo vedevo con la bambina. Urlavo forte per farmi sentire fuori da casa mia, con la speranza che qualcuno sentisse le mie grida e chiamasse i carabinieri”. Su questo punto gli investigatori, nella giornata di sabato, hanno ascoltato i vicini di casa della donna e raccolto ulteriori informazioni. Avendo conferma del racconto della donna sui pianti dei bambini e sulle urla che si sentivano. Purtroppo nessuna ha saputo o voluto rac- cogliere quel grido di dolore che proveniva dall’apparta- mento “Mio marito – continua nela racconto Immacolata Monti, 35 anni di Angri – quando mi vedeva uscire uscire mi chiedeva dove andassi, aveva paura che andassi a denunciare per quello che faceva alla bambina e per le percosse che dava a me. Non voleva che venissero a trovarmi amici o conoscenti. Fino a due mesi fa mia figlia ha goduto di ottima salute. Almeno fino al giugno scorso quando abbiamo portato la bambina al Santobono di Napoli, là non aveva lividi mia figlia era andata a Napoli per un pro- blema agli arti superiori e inferiori, non si reggeva in piedi”.
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Iolanda maltrattata fino ad essere uccisa
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