di Andrea Pellegrino
Quel che accade all’ufficio tributi del Comune di Salerno ha del surreale. File interminabili, problemi altrettanto interminabili. Non bastava la Soget a creare scompiglio all’interno degli uffici comunali di Pastena: ora i nuovi modelli per il pagamento Tari hanno alimentato la confusione. Al punto che l’amministrazione comunale è intervenuta già due volte per aggiustare, rettificare e tranquillizzare. Ma alla fine l’ultimo terminale resta l’ufficio tributi, praticamente preso d’assalto sia nei giorni di apertura che in quelli di chiusura. Per chi ha varcato la soglia di quegli uffici le scene sono quasi da film, di quelli che estremizzano le abitudini del Sud. La mediazione di alcuni poco basta per calmare la folla e anche la disponibilità di alcuni dipendenti comunali non conforta gli arrabbiati pagatori. D’altronde in quegli uffici si pagano le tasse. Quelle che per Padoa Schioppa erano “bellissime”, contrariamente al giudizio degli interessati. Il caldo, la confusione ed in ultimo il pagamento stesso rendono, così, ingestibile una situazione alcune volte involontariamente generata, altre volte ampiamente prevedibile. E’ il caso della Soget che continua a mandare ingiunzioni nonostante i pagamenti effettuati. Le denunce e le segnalazioni abbondano con un rimpallo che si sussegue tra gli uffici della Soget e quelli comunali. Sta di fatto che la società che si occupa della riscossione dei tributi per conto di Salerno e che di recente ha visto sotto indagine la sua rappresentante legale per tre vicende (Salerno, Eboli ed anche Camerota) resta tranquillamente al suo posto, nonostante le continue richieste – da parte dell’opposizione – di risoluzione contrattuale. Continua ad inviare bollette, anche già pagate. Così come, in alcuni casi, anche ingiunzioni di pagamento – con tanto di rischio di blocco auto – per tributi giù versati. Insomma, a fronte di una lista di problemi già lunghissima forse sarebbe meglio risolvere quelli che acclarati. Basta davvero poco. E’ solo questione di volontà.