Per la morte di Carmine Russo 33 anni di Pagani il Gup ha deciso il non luogo a procedere per i due medici indagati. La morte avvenne il 2 maggio 2017. A chiedere il processo è stata la procura di Nocera Inferiore. Russi morì per un’infezione: secondo le accuse, i due imputati avrebbero sottovalutato lo stato influenzale da cui era affetto. Si tratta di un medico di guardia di Pagani e di uno in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. Per entrambi, il gip aveva già disposto in fase preliminare un ulteriore supplemento di indagine. Ieri la decisione contro la quale la Procura ha già annunciato ricorso Carmine Russo si rivolse alla guardia medica per telefono, lamentando uno stato influenzale e dei dolori a mani e piedi. In precedenza, si era ferito sul lavoro, ma non si sarebbe fatto visitare nell’immediatezza né da un medico e neanche in ospedale. Al telefono, la guardia medica avrebbe consigliato una tachipirina che non avrebbe prodotto risultati, tanto che le condizioni dell’uomo peggiorarono, in serata, con uno svenimento evitato dai familiari. Da lì, la corsa in ospedale, a Nocera Inferiore, dopo che a Pagani gli avevano comunicato di dirigersi direttamente all’Umberto I. Giunto in pronto soccorso, avrebbe atteso diverse ore prima di essere assistito. Dall’una circa di notte fino alle 4 del mattino su di una barella, fino a quando non giunse il momento del ricovero presso il reparto di «Malattie Infettive». La situazione precipitò, dopo analisi e consulti, fino al decesso in Rianimazione. La morte avvenne inseguito ad una «gravissima sepsi conclusasi con un quadro clinico di insufficienza multiorganica, che poteva essere rilevato e affrontato già dalla mattina del primo maggio». L’inchiesta era partita con almeno 10 medici indagati la cui posizione poi è stata archiviata. Per la procura o due dottori prosciolti hanno commesso gravi omissioni e negligenze.
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