Ieri pomeriggio, dopo un’agonia durata sei giorni è deceduto presso il reparto di rianimazione dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore Fabio Milite. Il giovane centauro, rimasto coinvolto in un incidente stradale in via della Libertà a Roccapiemonte. La strada è una delle più trafficate a qualsiasi ora, in particolare nelle ore pomeridiane ed in quelle antecedenti en successive agli orari di apertura e chiusura degli istituti scolastici. Percorsa dalla stragrande maggioranza degli automobilisti, dai centauri da autotreni ed autoarticolati, nonchè dai mezzi di servizio pubblico urbano che collegano Salerno con l’ Università di Fisciano, i centri di Castel San Giorgio, Mercato San Severino, Siano e Bracigliano. Non è il primo e sicuramente nemmeno l’ultimo degli incidenti che si è verificato su detta strada, perché via della Libertà, oltre ad essere una strada ad alta densità di utenza, è una strada che presenta anomalie sulla sua sede, asfalto consumato e varie buche, per le quali, si è corso ai ripari con rattoppi e non con il rifacimento della sede. L’incidente, si verificò, stando a quanto si apprese al momento mentre a bordo della sua moto era in fase di sorpasso e non si accorse che il conducente dell’autovettura era intento a svoltare, quindi finì la corsa nella fiancata del mezzo, e poi scivolando sull’asfalto sull’altro lato della carreggiata. A seguito della caduta, le condizione del giovane divennero immediatamente preoccupanti. Fabio trasportato presso il nosocomio nocerino venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico all’ addome, che sembra che si stesse risolvendo nel migliore dei modi, ma purtroppo giovedì sera le condizioni di salute di Fabio iniziarono vorticosamente a peggiorare, tanto da dover ricorrere ad un ulteriore trasfusione, ma nonostante l’impegno costante ed altamente professionale dei sanitari il giovane non è riuscito a superare la crisi e vincere la sua battaglia con sorella morte. La notizia della prematura scomparsa del giovane, lascia sgomenta l’intera comunità di Nocera Superiore dove il giovane risiedeva con la sua famiglia ed era stimato e ben voluto dalla cittadinanza. Ma resta il punto che non si può perdere la vita a ventidue anni, percorrendo una strada intensamente percorsa ma dalle tante carenze strutturali e di supporto, dai dissuasori di velocità alla segnaletica verticale ed orizzontale, che sicuramente non risolverebbero totalmente la problematica, ma che aiuterebbero sicuramente a scongiurarne tanti altri.
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