di Martino Lupo
Ai domiciliari, nell’ambito delle indagini della Guardia di Finanza e della Procura di Napoli su appalti e corruzione nell’Ospedale del Mare e in alcuni presidi dell’Asl Napoli 1 Centro, sono finiti Loredana Di Vico, dirigente dell’unità operativa complessa acquisizione beni e servizi dell’Asl Napoli 1 Centro; Vincenzo Dell’Accio, imprenditore e gestore, insieme con alcuni familiari, di società per la rivendita di articoli medicali, risultate amministrate da prestanome; Rosario Dell’Accio, fratello di Vincenzo; Antonio dell’Accio, padre di Rosario e Vincenzo, Claudia Dell’Accio, sorella di Vincenzo e di Antonio e Gennaro Ferrigno, collaboratore della famiglia Dell’Accio. Le società coinvolte sono la Lga srl, Maflamed srl, Vicamed srl e la Frag Hospital srl. Dalle indagini dei finanzieri su appalti e corruzione nell’Ospedale del Mare di Napoli e in alcuni presidii dell’Asl Napoli 1 Centro è anche emerso che su un appalto era stato applicato un ricarico stimato in circa 250mila euro, e in altri casi con percentuali del 300 per cento. Le ditte di intermediazione coinvolte, riconducibili alla famiglia Dell’Accio ma intestate a prestanome, avevano un contratto di esclusività con la società che produce gli apparecchi elettromedicali (endoscopi, broncoscopi e altri macchinari della stessa tipologia) che poi venivano venduti all’Asl Napoli 1 Centro a prezzi maggiorati. In precedenza il rapporto era invece diretto, cioè tra Asl e ditta produttrice. Il tutto veniva poi anche agevolato dal fatto che due delle persone arrestate sono risultate sentimentalmente legate e proprio per celare questa relazione, secondo quanto emerso dalle indagini, le aziende erano state intestate a prestanome. L’attività investigativa, che ha preso il via all’inizio del 2017, con alcune perquisizioni dei finanzieri proprio nell’Ospedale del Mare, è stata portata avanti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali e i primi approfondimenti sono stati condotti dalla Guardia di Finanza secondo le linee guida dell’Anac. Il sistema, secondo l’accusa, era fondato sui vantaggi corruttivi della dirigente amministrativa Loredana De Vico e di alcuni dipendenti della stessa amministrazione. Infine un medico di una struttura dell’Asl Napoli 1 Centro è indagato per corruzione. “Pieno sostegno all’azione della Magistratura e della Guardia di Finanza. Continueremo con estremo rigore a ripulire di tutte le incrostazioni parassitarie e di tutte le irregolarità gestionali l’intera sanità campana. E’ un lavoro immane, pienamente in corso. Ferma restando la piena fiducia nell’intervento della Magistratura per l’accertamento dei fatti e delle responsabilità, siamo impegnati a cancellare tutti i restanti residui di passate gestioni clientelari”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commenta l’inchiesta sugli appalti per l’Ospedale del Mare .