Cattedre vuote per colpa di una Pec - Le Cronache
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Cattedre vuote per colpa di una Pec

Cattedre vuote per colpa di una Pec

Se non il caso non fosse all’attenzione del parlamento quasi nessuno ci crederebbe. Eppure siamo di fronte all’ennesima vicenda di burocrazia all’italiana, che come sempre resterà senza colpevoli. Il problema è incentrato sull’assegnazione delle cattedre in Campania e, ovviamente, a Salerno e provincia. Secondo quanto risulta ai parlamentari che si stanno occupando della questione gli uffici scolastici competenti non hanno letto le Pec di rinuncia alla cattedra da parte di nominati d’ufficio e primi convocati. Di conseguenza non è stato possibile procedere con lo scorrimento delle graduatorie. Secondo fonti degli uffici scolastici il problema sarebbe di natura burocratica e di non perfetto funzionamento del sistema di posta elettronica certificata ma di sicuro siamo di fronte a una caso clamoroso che rischia di far cominciare l’anno scolastico senza i legittimi assegnatari dei posti disponibili. Che sono 3.449 per l’intero territorio regionale e quasi 700 se restringiamo il campo alla città e alla provincia di Salerno. Dove sono tantissimi quelli in attesa della comunicazione dell’avvenuta immissione in ruolo. Che, stando alle notizie che arrivano da Roma e Napoli, si sta trasformando in una via Crucis. E dire che il sistema di comunicazione a mezzo Pec dovrebbe servire per velocizzare le procedure di surroga dei rinunciatari. Della questione si sta occupando, in queste ore, la deputata campana Michela Rostan di Liberi e Uguali, vice presidente della commissione Affari Sociali della Camera. “In Campania – continua la deputata – il ministero dell’Istruzione ha autorizzato 3.449 nomine in ruolo (di cui 1.539 alle Secondarie Superiori e 1.032 alle Medie). Un numero troppo basso per le esigenze. Ciò nonostante, molti posti a tutt’oggi non sono stati ancora assegnati, perché non si è provveduto a far scorrere le graduatorie prendendo atto delle rinunce arrivate via Pec dai nominati d’ufficio e dai primi convocati”. Il tutto quando la stagione scolastica è ormai alle porte. “Questi ritardi – prosegue la Rostan – rischiano di penalizzare l’avvio delle lezioni e di tradire le aspettative di tanti docenti, vincitori di concorso, presenti nelle varie graduatorie, dopo decenni di precariato, che attendono una chiamata e vengono mortificati dall’intollerabile lentezza dei procedimenti amministrativi. Per questo rivolgo un appello al Ministro dell’Istruzione e al Dirigente scolastico regionale affinché si rispetti pienamente, e nei tempi giusti, il contingente assegnato alla regione Campania”. Gli insegnanti che sono nei posti più alti delle graduatorie meditano già di denunciare l’accaduto e lo faranno certamente appena saranno accertare le responsabilità. Perché, diciamolo, se venisse fuori che a causa delle ferie e delle turnazioni qualcuno ha dimenticato o rimandato la lettura delle Pec saremmo al cospetto di uno scandalo.