Attimi di grande tensione a Salerno. Il signor Ciro, di età che si aggira tra i 50 e i 60 anni, dopo aver fatto il bagno sul litorale orientale tra l’area del centro “Don Gnocchi” e quella del “Soccorso Amico”, a ridosso del lido “Sea Garden”, è rimasto incastrato tra gli scogli. Le urla dell’uomo hanno immediatamente attirato l’attenzione dei bagnanti vicini, ma erano tuttavia impossibilitati a raggiungerlo. La segnalazione è arrivata anche alla Capitaneria di Porto di Salerno da parte di due ragazzi che transitavano sulla scogliera, ma nel frattempo due bagnini del Sea Garden, Giuseppe Casalnuovo e Fabio Memoli, coadiuvati dalla direttrice Antonella Di Stasio, con un pedalò hanno raggiunto il malcapitato traendolo prontamente in salvo. ”All’improvviso è arrivata una chiamata dalla capitaneria di Porto in direzione, a quel punto la direttrice ci ha immediatamente riferito che un uomo era rimasto incastrato tra gli scogli non riuscendo a muoversi”, ha ricordato Giuseppe. ”Dopo aver verificato la comunicazione che era pervenuta, io e Fabio abbiamo subito preso un pattino e siamo giunti in zona. Arrivati abbiamo subito notato la paura negli occhi del malcapitato, che non riusciva a muoversi per via di un piede incastrato tra le rocce”, ha poi aggiunto. La situazione si è mostrata subito delicata, infatti nel raccontare l’accaduto, i due giovani hanno detto:”La situazione ci è sembrata subito complessa, perché anche se l’uomo non rischiava di annegare, era visibilmente scosso e non riusciva nemmeno a parlare. In più, essendo abbastanza robusto, abbiamo avuto difficoltà ad estrarre il piede dagli scogli”. Durante l’operazione di soccorso, era presente anche una motovedetta della capitaneria, che trovandosi in prossimità degli scogli ed avendo difficoltà ad avvicinarsi, ha dato via libera al salvataggio da parte i due ragazzi. Il giovane Fabio ha poi aggiunto:” Abbiamo dovuto agire con cautela per estrarre il piede dalle rocce, perché l’uomo, preso dal panico, nel tentativo di ritornare sulla scogliera si era procurato diverse escoriazioni, ma alla fine siamo riusciti a trasportarlo sul pattino e a trarlo in salvo”. A quel punto il signor Ciro, ancora scosso per l’accaduto, ha subito ringraziato i due bagnini per il successo dell’operazione di salvataggio. I complimenti però non sono giunti dal solo malcapitato :”Oltre al signor Ciro, anche il corpo operativo della guardia costiera presente durante l’intervento, ci ha ringraziato e si è complimentato con noi per la tempestività dell’operazione”. Numerosi gli attestati di stima anche della gente comune, tanto da spingere i due giovani a dire:”Oggi è stata una giornata memorabile, abbiamo ricevuto una miriade di complimenti sia dal vivo che sui social, con diversi apprezzamenti per il lavoro svolto, ma anche con numerose domande delle persone su come era avvenuta la vicenda”. Un momento di enorme gratificazione e soddisfazione, ma anche di visibile umiltà dei due giovani bagnini, perché alla domanda su quale fosse il loro attuale stato d’animo, hanno cosi risposto:” Ci sentiamo soddisfatti per ciò che abbiamo fatto, ma allo stesso tempo siamo consapevoli di aver semplicemente svolto la nostra mansione, ovvero quella di garantire la sicurezza dei bagnanti. Siamo felici che sia andato tutto per il meglio e che adesso il signor Ciro stia discretamente, senza aver subito gravi conseguenze. Questa è l’unica cosa che ci interessa”. Una storia a lieto fine, che merita indubbiamente le considerazioni del caso. In un Italia in cui si sta perdendo il senso dell’altruismo, in cui si fa sempre più fatica ad aiutare il prossimo in difficoltà, Giuseppe e Fabio rappresentano un esempio da seguire, di chi svolge il proprio lavoro con serietà, professionalità, passione ed impegno. I due giovani, nonostante il malcapitato non si trovasse nella loro zona di competenza, non ci hanno pensato su due volte nel soccorrere un uomo in evidente stato di difficoltà, dando retta a due unici sentimenti, quello del dovere e della generosità. Francesco La Monica
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