Pina Ferro
Gli viene recisa la vena cava a seguito di un intervento chirurgico alla ghiandola surrenale. Antonio Mucciolo (noto come Tonino), 52 anni spira nel reparto di Rianimazione del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona a distanza di alcuni giorni dall’intervento chirurgico. I familiari hanno presentato una denuncia chiedendo di conoscere la verità sul decesso. La Procura di Salerno ha aperto un fascicolo affidato al sostituto procuratore Roberto Penna. Al momento non vi sono iscritti sul registro degli indagati. I primi avvisi di garanzia potrebbero arrivare nelle prossime ore. Al momento la Procura ha disposto il sequestro della cartella clinica e della salma. Il 12 giugno scorso Antonio Mucciolo è stato sottoposto ad intervento chirurgico dai camici bianchi della chirurgia generale. Durante l’intervento viene recisa la vena cava, un grosso vaso che si trova vicino alla ghiandola surrenale (ghiandola posizionata sopra il rene). Immediatamente è scattato l’allarme, nella sala operatoria sono stati fatti intervenire i colleghi della chirurgia vascolare che hanno provveduto a suturare il grosso vaso interessato da una copiosa emorragia. terminato l’intervento, il paziente che aveva perso molto sangue viene trasferito nel reparto di rianimazione dove è morto lo scorso 25 giugno. L’indagine della magistratura mira ad accertare eventuali responsabilità nel decesso del 52enne. Sulla salma disposta l’autopsia. Sono in corso accertamenti tesi ad identificare i camici bianchi che hanno assistito il paziente fin dall’ingresso in sala operatoria.