La Procura di Salerno sta valutando l’ipotesi di procedere con un nuovo ricorso sul caso delle Fonderie Pisano, dopo la decisione del tribunale dei Riesame di mantenere aperto l’opificio in via dei Greci a Fratte. I giudici del tribunale del Riesame hanno bocciato l’istanza presentata dalla Procura sul dissequestro dell’impianto industriale – tornata al tribunale per la libertà dopo la pronuncia della Cassazione che lo scorso settembre ha annullato la prima ordinanza di dissequestro, disponendo il rinvio al Riesame – che dunque resta operativo in attesa che la proprietà prenda una decisione definitiva sulla delocalizzazione. Secondo i giudici del Riesame infatti, l’opificio sarebbe nato prima dell’urbanizzazione della zona e in più non ci sarebbero nessi tra l’inquinamento e lo stabilimento dei Pisano. A svelare in ogni caso la decisione della Procura è proprio il procuratore capo Corrado Lembo che, a margine della conferenza stampa che ha svelato i dettagli del maxi blitz contro i parcheggiatori abusivi in città ha fatto il punto della situazione: «Non faccio nessun commento sulle decisioni giudiziarie. Prendiamo atto della decisione e stiamo valutando la possibilità di impugnare questa decisione – ha dichiarato – la giustizia si articola in varie fasi, noi partecipiamo come interlocutori interessati alle decisioni. L’abbiamo fatto finora e lo continueremo a fare per tutti i processi che riguardano i diritti dei cittadini». Intanto da parte del Comitato Salute e vita si lavora proprio per capire adesso quali azioni intraprendere e che scelte giudiziarie attuare. Non si arrenderanno, fanno sapere dal Comitato, nonostante quella di martedì risulta una decisione che non lascia scampo, ma anzi che permette ai Pisano di prendere tempo. Sul fronte Asi intanto tutto tace. Ma da Buccino, area individuata proprio dalla proprietà per la delocalizzazione continuano polemiche e proteste ma soprattutto i “no” da parte dell’amministrazione comunale, che ha alzato più volte il muro al possibile nuovo impianto già progettato dai Pisano. Progetto che però rimane ancora “nascosto” che non ha visto la luce. Lavoratori che intanto, dopo aver ottenuto il ritiro delle procedure di licenziamento collettivo, hanno tirato un sospiro di sollievo, ma anche loro rimango dell’idea che bisogna delocalizzare e anche in fretta. Adesso si attendono quindi i passi della Procura di Salerno, per una questione che a quanto pare non riesce a trovare la quadra e nemmeno una sintesi e una fine.
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