«Siamo finiti nel dimenticatoio», il grido d’allarme dei volontari della protezione civile di Salerno - Le Cronache
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«Siamo finiti nel dimenticatoio», il grido d’allarme dei volontari della protezione civile di Salerno

«Siamo finiti nel dimenticatoio», il grido d’allarme dei volontari della protezione civile di Salerno

Erika Noschese

Quanti corsi di formazione e aggiornamento sono stati organizzati, dal Comune di Salerno, per i volontari della Protezione Civile? Sono tutti forniti di Dpa, i cosiddetti dispositivi utili nelle emergenze, i volontari? Chi è il responsabile comunale, ammesso esista? Perchè il sindaco Napoli non ha mai ascoltato le richieste dei volontari coordinati da Giovanni Zevolino? Interrogativi, questi, sicuramente retorici ma che meriterebbero una risposta. A porsi questi quesiti sono anche i volontari del Nucleo comunale di Protezione civile di Salerno che da tempo, ormai, chiedono di conoscere il loro futuro. Tanti, troppi, i problemi che i volontari sono costretti a fronteggiare quotidianamente e che sembrano non trovare alcuna risposta da parte dell’amministrazione comunale, a partire proprio dal sindaco Napoli, fino ad arrivare all’ingegnere Luca Caselli, responsabile del settore Ambiente e protezione civile. Una situazione a tratti inverosimile quella che coinvolge i volontari. Basti pensare, infatti, che dopo l’arrivo di divise antincendio (10, non di più), i volontari – secondo alcune indiscrezioni non ancora confermate da parte dei diretti interessati – avrebbero pagato di tasca loro il corso anti-incendio. Questo, però, è solo l’ultimo dei problemi riscontrati ma l’elenco potrebbe andare avanti ancora per molto. La città può vantare un “bene pubblico” come la protezione civile eppure nessuno sembra volersene far carico. Verrebbe da chiedersi perchè ma tanto, nessuna domanda avrà mai una vera risposta.