Emozionato al punto giusto ma in perfetta forma fisica. Come se il tempo si fosse fermato alla promozione dello scorsa maggio in prima divisione. «Carlo, sei dimagrito, ti sei preparato per questa nuova avventura» scherza subito qualche collega. Sorride il nuovo allenatore granata e ribatte.:«Beh, si sto bene come vedete ma l’importante ora è arrivare al traguardo finale…». Si proietta già sul campionato che ha a lungo accarezzato e dal quale rischiava di rimanere fuori per un suo giusto principio. Ma si vede subito che la Salernitana lo ha stregato perchè ha rifiutato offerte di molte squadre, aspettando, forse la chiamata giusta. Che c’è stata ed ora con la valigia piena di nuove certezze aspetta all”hotel Mediterranea i suoi calciatori che alla spicciolata giungono per partire per il ritiro di Corato, in Puglia. Il Carlo Perrone ter, come qualcuno l’ha ribattezzato, è iniziato alle 9,30 di ieri mattina quando il nuovo allenatore granata, partito preso dalla sua abitazione laziale sul lago di Bracciano, è arrivato nella sua vecchia location, il Mediterranea appunto, dove è alloggiato già per due anni. Qualche tifoso che lo ha riconosciuto si è fermato per salutarlo, pacche sulle spalle e applausi. Poi c’è stato l’incontro con i vertici dell’hotel in attesa dell’arrivo dei suoi collaboratori, il preparatore Grilli e Carlo Susini, il direttore sportivo che ha fatto da tramite con la società per questo ritorno. A favorire la prima giornata di Carlo Perrone a Salerno anche un sole splendido, quasi un presagio e un riallacciarsi anche a quel 17 luglio scorso quando il no dell’allenatore laziale spiazzò i vdertici societari ed il suo posto sul pullman in partenza per Chianciano rimase vuoto. Da ritiro a ritiro. Ieri è salito sul pullman, senza fare nessun proclama. D’altro canto si sa che Perrone ha sempre detto che il lavoro, alla fine, paga sempre in moneta sonante. Ed in questi primi due anni in granata sono arrivate, con quetso lalenatore, quelle vittorie che tutti si aspettavano. Dopo sette giornate di campionato ed un inizio di torneo da brividi (nove punti dei ventuno in palio) la svolta clamorosa ci doveva pur essere e c”è stata con il licenziamento di Stefano Sanderra al quale è andato, va detto, il ringraziamento della società per il lavoro svolto.
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