Il giovanissimo violinista pupillo di Salvatore Accardo sarà ospite oggi, alle ore 12,15, nell’aula magna dell’Università Bocconi di Milano, facendo risuonare lo Stradivari Lam Ex Scotland del 1734, al fianco di Irina Bokova direttore generale dell’Unesco
Di OLGA CHIEFFI
Un concerto nella Sala del Buonumore del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze per il fff Fortissimissimo Firenze Festival firmato dal pianista Andrea Lucchesini, ieri l’incontro con lo Stradivari –Ex Scotland del 1734, della collezione di Eva ed Arthur Lerner-Lam, per preparare la performance di stamane all’Università Bocconi di Milano. In una breve frase e molti chilometri, gli ultimi tre giorni di musica di Giuseppe Gibboni, il giovanissimo violinista di un paesino della nostra provincia Campagna, che ha visto nascere diversi talenti musicali, e che domani diverrà internazionale attraverso le mani del nostro musicista, figlio d’arte di papà Daniele e della pianista Gerardina Letteriello, considerato uno dei più brillanti astri nascenti del violinismo italiano, nonché ambasciatore dell’Unicef e artista WarnerClassics, il quale si esibirà all’inaugurazione della terza edizione del Master in Management e Amministrazione dell’Arte (Mama), dell’Università Bocconi di Milano, che si terrà domani, alle ore 12,15 in Aula Magna, con al suo fianco l’ambasciatore della cultura mondiale Irina Bokova, direttore generale dell’UNESCO, che presenzierà l’evento, unitamente al rettore Gianmario Verona, il consigliere delegato Bruno Pavesi, il sottosegretario di stato del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni, e, naturalmente al direttore del Mama Andrea Rurale. Questo prestigioso intervento che traccia una linea immaginaria, dal segno deciso e sicuro, tra Milano e Cremona corre sulle curve dello Stradivari. Lo strumento, attualmente esposto al Museo del Violino, ha il grande merito di ribadire questa appartenenza attraverso la proposta concerti con i musicisti più affermati e con i giovani talenti della scena internazionale, che offrono visibilità alle eccellenze di un settore così antico e così ricco di potenzialità. E’ l’espressione di una passione totale per la musica. E’ questo il filo conduttore che lega storia e turismo, artigianato e nuove esperienze, incontri tecnici ed eventi destinati al grande pubblico, una proposta globale che fa di Cremona uno dei luoghi dove raccogliere e ridistribuire tutte le forze che nel mondo stanno dimostrando di avere lo stesso obiettivo: amare la musica. Infatti, il giovane Gibboni è stato individuato dall’Accademia Stauffer e dallo stesso Salvatore Accardo, suo mentore, per far risuonare lo Stradivari in una giornata così particolare che vedrà una riflessione sulla conservazione e gestione dell’arte tangibile e intangibile. Il Mama, infatti, mira a sostenere l’innovazione artistica e lo sviluppo culturale in tutto il mondo, rafforzando le competenze di leadership e di gestione necessarie per far prosperare le attività artistiche e i beni culturali ed ha costruito questa giornata basandola sulla riflessione e contrapposizione tra beni culturali tangibili, con una visita al cenacolo di Leonardo e i suoi moti dell’animo, che verranno distillati, quindi nella sala della Bocconi attraverso l’arte intangibile di Giuseppe Gibboni il quale eseguirà tre dei ventiquattro Capricci di Niccolò Paganini op.1, il primo, il quinto e il celeberrimo ventiquattresimo. L’arte ritorna ad essere così tangibile attraverso lo Stradivari e la liuteria cremonese, simbolo di metodo, stile, tecnica, fascino e mistero, che oltre a festeggiare il primo quinquennio quale patrimonio dell’Unesco, inaugura proprio venerdì la grande kermesse Cremona Mondo Musica, un vero occhio a tutto tondo su tutti gli strumenti musicali in cui, naturalmente lo scrigno dei tesori della città liutaia sarà il centro pulsante dell’evento, che si concluderà il 1 di ottobre. A Milano non mancherà, quale fortunato talismano, l’applauso ammirato di un rappresentante del jet-set dello spettacolo salernitano, Claudio Tortora. “Giuseppe è davvero un ragazzo eccezionale – ha affermato il patron del Premio Charlot – lo scorso mese di luglio è stato da noi e ha deliziato il nostro pubblico facendoci ascoltare due capricci di Paganini. Inutile dire che il pubblico è rimasto estasiato. A lui abbiamo consegnato il Premio Charlot Giovane Promessa della Musica, e a lui oggi voglio augurare a nome mio, e di tutto lo staff del Premio Charlot, di raggiungere traguardi sempre più importanti e prestigiosi”.