L’Amministrazione comunale chiama, la Salernitana, per ora, non risponde. Se l’assessore Petillo ed il sindaco De Luca hanno più volte chiesto alla società di aprire il settore distinti per favorire la presenza allo stadio di famiglie, donne, anziani, studenti e scuole calcio, i presidenti Lotito e Mezzaroma hanno intenzione di attendere ancora a lungo prima di dare il placet ad un’iniziativa di notevole importanza sociale e che potrebbe permettere di avvicinare le nuove generazioni alla prima realtà calcistica cittadina. “Il Comune sa bene che avere lo stadio in gestione per la domenica comporta dei costi, in questo momento non c’è una richiesta di biglietti tale da giustificare l’apertura di un altro settore. Siamo pronti ad ascoltare tutte le proposte, ma senza trascurare aspetti economici ed organizzativi” ha dichiarato Lotito in queste ore, ma ieri mattina, durante il convegno denominato “Il calcio di ieri e di oggi” ,l’assessore Petillo ha riaperto l’argomento invitando implicitamente la proprietà a rivedere la propria posizione: “Stiamo pensando ad un progetto che mira ad abbassare i toni ed a vivere i derby con serenità ed alla presenza delle tifoserie, aprire i distinti per le persone in difficoltà o per giovani,scuole,scuole calcio e famiglie sarebbe un bel segnale. Un ultras che segue la partita dalla curva, si sente più responsabilizzato sapendo che in un altro settore c’è un proprio caro a vedere la gara, è un aspetto da non sottovalutare. Se la Salernitana desse l’ok, inevitabilmente anche a Pagani e Nocera potrebbero seguire il nostro esempio, speriamo che questi convegni che faremo nelle scuole, alla presenza dei presidenti e delle tifoserie, possano far crescere tutti ìed abbattere la problematica di ordine pubblico”.
