di Brigida Vicinanza
Vigili urbani e visite mediche, la frattura con l’amministrazione comunale da circa due anni pare non volersi proprio risanare. Ieri mattina, una delegazione di caschi bianchi, è stata ascoltata in Commissione Trasparenza dal presidente Antonio Cammarota e da tutti i consiglieri comunali che fanno parte della commissione consiliare permanente di Palazzo di Città. Ma a quanto pare,il corpo di Polizia Municipale ribadisce l’illegittimità delle visite mediche effettuate nella città partenopea, annunciando addirittura una denuncia al Comune di Salerno, che pare sia già arrivata sulla scrivania del “datore di lavoro”, dunque il Comandante Elvira Cantarella. «È grave che il governo cittadino si metta contro la sua Polizia municipale». Così il consigliere comunale ha commentato le azioni messe in campo dall’Amministrazione con gli agenti appartenenti al corpo della Polizia locale. Il presidente della commissione Trasparenza dunque, ieri mattina ha ascoltato i rappresentanti sindacali dei caschi bianchi in merito alla questione proprio delle visite mediche. I componenti dell’organo consiliare hanno raccolto documenti, considerazioni e interrogativi a cui dovranno dare risposta i dirigenti del Comune che mercoledì alle 12,30 saranno ascoltati di conseguenza in Commissione Trasparenza. «Si ritiene che le visite siano illegittime non sono tutelate e rappresentano un aggravio di spesa per l’Ente – spiega Cammarota che ha lanciato la proposta d’istituire il medico di base all’interno del Comune – e inoltre queste visite pare siano davvero inutili in quanto riguardano il Mef cioè non l’idoneità ma l’invalidità». Sul piede di guerra anche i rappresentanti dei sindacati che hanno denunciato «l’intento persecutorio» da parte del Comune di Salerno. «Siamo tutti idonei – ha spiegato Enzo Acconciagioco della Cgil – , soltanto per 11 colleghi sono state disposte delle prescrizioni che impediscono di uscire in strada. L’Amministrazione, con un’apposita delibera, ha detto che tutti i dipendenti dovranno andare dalla Commissione Medica di Verifica. Speriamo sia davvero così, altrimenti ci sarebbero i presupposti per il mobbing. Faremo gli esami che ci sono stati richiesti soltanto quando il datore deciderà d’indicarci una struttura convenzionata a cui rivolgerci». Insomma una frattura che il presidente Cammarota ha proposto di voler “risanare”. «Il “conflitto” è nato già due anni fa durante il periodo di Luci d’Artista. Io ho fatto una proposta nonostante non fosse di mia competenza, ma rappresentando i cittadini devo tutelare anche loro. Insomma, questo astio fa male soltanto alla città di Salerno. Se l’amministrazione riesce a nomina un medico interno, questo braccio di ferro si riesce a fermare? I rappresentanti pare che siano d’accordo o almeno potrebbe essere un primo passo verso la “pace”»