Salerno festeggia San Matteo. Assenza vergognosa di Comune e Provincia - Le Cronache
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Salerno festeggia San Matteo. Assenza vergognosa di Comune e Provincia

Salerno festeggia San Matteo. Assenza vergognosa di Comune e Provincia

Salerno ha festeggiato il suo santo protettore, San Matteo ma questa volta le istituzioni non sono state protagoniste per contrasti con la Curia. Assente, per la prima volta, il gonfalone del Comune e quello della Provincia; inoltre, nessun rappresentante comunale indossava la fascia tricolore. Il sindaco Vincenzo Napoli non ha partecipato alla processione così come non era presente l’ex primo cittadino, attuale presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale qualche settimana fa aveva assicurato la sua presenza “soggetta solo ad ulteriori impegni istituzionali”. Uno “strappo gravissimo, un atto di arroganza”, secondo alcuni consiglieri di opposizione, quello che si è registrato in queste ultime settimane tra il Comune e la Curia di Salerno. In testa alla processione l’arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, che negli ultimi anni ha cercato di disciplinare diversamente la processione con la statua di San Matteo e degli altri santi patroni della città di Salerno. Secondo il grillino Dante Santoro “si è trattato di un boicottaggio vero e proprio. Sono qui oggi per onorare la tradizione. Forse qualcuno ha pensato che si potesse privatizzare questo evento”. Come consiglieri di opposizione erano presenti anche Giuseppe Zitarosa, Roberto Celano, Antonio Cammarota (“atto di arroganza inaudita”), Ciro Russomando. Per Celano “è stato offeso il sentimento di una comunità. Sono esterrefatto”. Alla processione hanno partecipato anche i consiglieri di maggioranza Corrado Naddeo, Antonio D’Alessio e Pietro Stasi. Sull’assenza del primo cittadino, D’Alessio ha detto: “è un appuntamento importante anche per i non credenti, figuriamoci per i credenti. L’assenza del sindaco mi dispiace, era doverosa la sua presenza”. Per Naddeo “si tratta della prima volta che accade una situazione del genere”. Non solo polemiche politiche, ma anche un accenno alla questione delle fonderie Pisano. Una delegazione di dipendenti dello stabilimento salernitano ha assistito esponendo uno striscione con scritto “No ai licenziamenti”.