di Andrea Pellegrino
Vincenzo De Luca li vorrebbe fuori dalla Regione Campania e vorrebbe un assessorato alla sanità da poter gestire. Con Polimeni, commissario alla sanità in Campania e con il suo vice D’Amario ormai è guerra aperta. Al punto che De Luca che i due – nominati dal Governo – sarebbero stati tenuti fuori dalle recenti nomine dei direttori generali dell’aziende di Napoli e Salerno. Il messaggio a Renzi pare che sia stato più volte recapitato: Vincenzo De Luca in Campania vuole le mani libere. Ed il premier ora, dovrà intercedere con la Lorenzin che vorrebbe impugnare anche la legge regionale che ha modificato il procedimento di nomina dei manager della sanità in Campania. Oggi il sistema sanitario regionale approderà in aula regionale. Alle 11,00 è previsto l’avvio della seduta che prevede un dibattito sul piano ospedaliero della Campania ed anche sulla situazione in genere, aspetti politici compresi. Oltre le polemiche già annunciate – sulle nomine – da parte dei Cinque Stelle. Ma la battaglia dei pentastellati potrebbe proseguire anche nel pomeriggio quando in aula regionale potrebbe approdare il nuovo regolamento sulle auto blu che ieri ha avuto il via libera da parte della commissione competente. «Il Movimento 5 Stelle si è schierato contro l’estensione dell’uso non esclusivo dell’auto blu ai consiglieri e responsabile degli uffici di diretta collaborazione del presidente De Luca. Questa che ha votato la maggioranza di centrosinistra è una riforma mascherata, gli uomini del presidente avranno l’uso dell’auto blu. De Luca che ad inizio mandato dichiarava che avrebbe eliminato le auto blu mettendole all’asta, oggi va in direzione contraria e le mette a disposizione del suo nutrito gruppo di consiglieri personali e dirigenti». Ad alzare il tiro sono Luigi Cirillo e Gennaro Saiello, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e membri della Commissione Affari istituzionali che ieri dopo una lunga sequela di rinvii ha approvato il regolamento per l’uso delle auto blu. «Continuare a spendere soldi dei campani per il comparto delle auto blu – sottolinea Luigi Cirillo – è un vero e proprio affronto ai cittadini. E’una scelta che condanniamo perché i soldi che vengono spesi per sostenere le auto blu potrebbero essere impiegati per fare altro come ad esempio finanziare la legge sulle politiche giovanili e non decurtare il fondo dell’osservatorio sul gioco d’azzardo». «E’ vero che occorreva adeguarsi a una legge nazionale sull’uso delle auto blu – spiega Gennaro Saiello – ma ci vuole molto coraggio ad estendere l’utilizzo ai consiglieri e responsabile degli uffici di diretta collaborazione del presidente De Luca. Non si capisce la parola ‘responsabili’ se contiene figure apicali o tutti i dirigenti. C’è una dichiarata vaghezza, una discrezionalità per consentire a tutti l’uso dell’auto blu che rappresenta l’immagine della politica adagiata sui privilegi».