“Abusi e Falsi abusi” è stato il tema centrale presentato ieri presso il Gran Salone de’ Genovesi della Camera di Commercio di Salerno. Il problema dell’abuso sessuale, false denunce e false accuse, ma anche falsi maltrattamenti e falsi abusi sui minori, sono stati alcuni dei temi al centro dell’incontro, promosso dal presidente della Camera Penale del Tribunale di Salerno, l’avvocato Michele Sarno. Hanno preso parte al convegno: il procuratore nazionale Antimafia il dottor Franco Roberti, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Salerno Americo Montera, il presidente del Tribunale di Salerno il dottor Giovanni Pentagallo, il procuratore capo della Repubblica del Tribunale di Salerno il dottor Corrado Lembo, il procuratore capo della Repubblica del Tribunale per i minori di Salerno il dottor Antonio Frasso, il prefetto di Salerno il dottor Salvatore Malfi. Il convegno, moderato dal responsabile de Il Mattino di Salerno, Mariano Ragusa,
Hanno aderito a quest’iniziativa anche il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno il dottor Aurelio Tommasetti, l’avvocato Alba De Felice matrimonialista e familiarista, il Distretto di Salerno e presidente sezione territoriale Agro Nocerino Sarnese, il garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza il dottor Cesare Romano, il comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno il dottor Riccardo Piermarini, il procuratore capo della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore il dottor Amedeo Sessa, il procuratore aggiunto del Tribunale di Salerno il Dottor Luca Masini, il presidente dell’Accademia italiana Scienze Forensi Generale Luciano Garofano. “ Viviamo una realtà- ha sottolineato l’avvocato Michele Sarno- laddove il ricorso sempre più frequente alla violenza è divenuto lo sfondo mediatico dei social network e di conseguenza si è più inclini ad interfacciarsi con i mass media anziché essere sottoposti a critiche. Nell’antica Grecia- rincara lo stesso avvocato- esisteva “il bello e il buono”, oggi è soltanto il “bello” che prevale trovando il proprio “fulcro” nell’immagine dell’apparire. Risulta fondamentale- conclude Sarno- che le tante problematiche trovino le giuste risoluzioni attraverso le capacità di agire e di ascolto confrontandosi con il vivere sociale”. “ Sussistono due tipologie di violenza- dichiara Pentagallo- le presunte e le vere. Le violenze presunte concernono le denunce e gli abusi sessuali, mentre le violenze vere sono fondate da indagini più semplici e la verità è più facilmente raggiungibile. Uno dei processi più difficili- ha detto Pentagallo- è quando un minore è stato abusato dal proprio genitore perché è da qui che scatta una serie di meccanismi primo fra tutti “la psiche” del minore che si trova in balia di pensieri tra il dire il vero o il falso. Per queste ragioni- ha concluso il presidente del Tribunale di Salerno- che sia nella fase dell’indagine e quella attinente le cause processuali è essenziale la presenza di giudici esperti soprattutto se la testimonianza viene fatta da un minore. Ben vengano questi convegni per un approccio culturale e l’adozione di strumenti di prevenzione per la riduzione di abusi di minori. “ “ Non esiste una società- spiega Antonio Frasso- se alla base non sussiste una tutela sui minori. Gli abusi rappresentano un “coacervo” e un “ventaglio” di situazioni. Esistono vari tipi di abusi sessuali: l’abuso extra familiare e in questo caso c’è la testimonianza del minore contro tutti, l’abuso intra familiare, laddove, la denuncia può essere fatta mentre c’è in corso una separazione familiare e quindi subentra il diritto di difesa dell’imputato che bisognerebbe tutelare. La causa più difficile si ripercuote sulla tutela del minore abusato perché se non si riuscisse a trovare la prova schiacciante c’è poi la fase dell’assoluzione. Una serie di circostanze- ha concluso Frasso- che comporterebbe la formazione non solo di esperti in diritto bensì una specializzazione più ampia nel settore dell’Infanzia e dell’Adolescenza. “ Non è ammesso sbagliare- afferma il dottor Luca Masini- perché se sbagli distruggi la vita di un uomo o di una donna. La nostra procura sottolinea lo stesso procuratore- tratta quotidianamente di abusi e maltrattamenti e un’indagine preliminare non si concluderà mai se le prove non sono fondate e veritiere. In caso contrario, la condanna è il carcere se le prove sono concrete e certe”. “”I falsi abusi collegati ai minori in una coppia, il più delle volte, vengono strumentalizzati dalla madre”.. ha detto- Alba De Felice. Quasi sempre la madre, nell’86% dei casi, a denunciare falsi abusi, condizionando il bambino, facilmente suggestionabile. Nel 90% dei casi, queste denunce risultano infondate ma purtroppo quasi mai la Procura avvia il procedimento penale per il reato di calunnia. Questo – rimarca – è un fenomeno assolutamente trasversale che interessa tutte le fasce, senza distinzione di livello sociale, culturale, economico”.
rappresentano una profonda tragedia perché sono “frutto” di una strumentalizzazione che si riversa sul minore attraverso i mass media. L’attenzione della matrimonialista è stata incentrata sulle problematiche genitoriali che spesso si riflettono negativamente sul rapporto padre-figlio”.
Mariangela Molinari