Di Adriano Falanga
Non basta la diffida del Prefetto, su Aliberti anche la minaccia concreta di sciopero delle maestranze comunali, Vigili Urbani compresi. Dopo lo stato di agitazione proclamato a Gennaio, che ha visto i caschi bianchi far saltare diversi eventi pubblici per il rifiuto di fare lo straordinario, le Rsu riunite ieri mattina presso la sala consiliare preannunciano il blocco delle attività, oltre a non garantire più lo straordinario. Sullo sfondo sempre la liquidazione degli arretrati 2015, e la mancata corresponsione dei buoni pasto. Centinaia di migliaia di euro di arretrati su cui ancora non ci sono garanzie, e la delicatissima crisi finanziaria in cui versa l’ente non offre segnali di speranza. Secondo i rappresentanti delle sigle sindacali Alfonso Rianna (Cgil) Giovanni Santonicola (Cisl) e Maria Bonaria Spiga (Uil) l’ufficio finanziario ha pero pagato le indennità di posizione con relativi arretrati alle diverse Posizioni Organizzative, che pure erano sospese per gli stessi motivi. Una decisione fortemente contestata, dal sapore di un’ingiustizia sociale, che però Pasquale Aliberti ha negato. A supporto di questa tesi ha infatti fatto recapitare ai dipendenti in assemblea una sua missiva indirizzata al ragioniere capo Giacomo Cacchione, in cui si chiede contezza della decisione di liquidare i soli dirigenti, dimenticando le maestranze. “Le chiedo ragioni di questa disparità di trattamento” scrive il primo cittadino al “suo” dirigente. Un fatto decisamente grave, che non può di certo limitarsi al solo richiamo formale. Il sindaco infatti sta dichiarando, nero su bianco, di non essere a conoscenza delle motivazioni per cui il dirigente dell’ufficio finanziario avrebbe deciso (in piena autonomia quindi) di liquidare ogni spettanza alle P.O. e neanche un centesimo al personale.