Operazione “El contador”otto le condanne con pene che vanno da un minimo di 5 anni e mezzo a un massimo di 25. La sentenza per il gruppo criminale guidato da Cataldo Esposito è arrivata intorno alle 22 di ieri. I giudici della seconda sezione penale hanno accolto le richieste del pubblico ministero Antonio Centore e hanno condannato a 25 anni di carcere il capo del sodalizio Cataldo Esposito, con accuse che vanno dall’associazione a delinquere alle estorsioni e allo spaccio di sostanze stupefacente. Condannati inoltre il figlio Aldo jr (10 anni), Antonio Esposito (12 anni e mezzo), Giuseppe Esposito (12 anni), Ciro Pastore (15 anni), Vincenzo Ciaglia (9 anni e 2 mesi), Carmine Fascia (5 anni e mezzo), Giuseppe Carraturo (6 anni e mezzo). Il blitz dei carabinieri, all’epoca, scattò grazie ad una “cimice” piazzata in casa di Cataldo Esposito (in quel periodo agli arresti domiciliari) attraverso la quale riuscirono a seguire le trattative per l’acquisto di partite di droga, le “visite” di fornitori e complici. Tutto ruotava intorno alla figura de “o’ ragioniere” – Cataldo Esposito. Quest’ultimo, sostengono gli inquirenti, aveva stretto saldi legami collaborativi con altri gruppi specializzati nello spaccio in grande stile di droga nel Salernitano. A cominciare da quello guidato da Ciro Pastore, indicato dai collaboratori di giustizia come uno dei maggiori “pusher” della cittá capoluogo. Importante, secondo l’accusa, anche il collegamento con Roberto Boccalupo e con la sua organizzazione di spacciatori
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