Scafati. Maggioranza in ritirata, salta il voto al bilancio - Le Cronache
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Scafati. Maggioranza in ritirata, salta il voto al bilancio

Scafati. Maggioranza in ritirata, salta il voto al bilancio

Di Adriano Falanga

Aliberti suona la ritirata, e non avendo i numeri per votare il bilancio, preferisce disertare la seduta consiliare, facendo mancare il numero legale di tredici consiglieri utili. Un modo scaltro per prendere tempo ed evitare la certificazione di crisi di maggioranza. Poco importa del resto, perché la crisi è nei fatti, e nei comunicati stampa che si susseguono in questi giorni. Identità Scafatese resta ferma nella propria decisione di non votare il Consuntivo, e poco prima delle 19, orario di inizio seduta, è il capogruppo Stefano Cirillo e confermare: “Ribadiamo che la discussione è partita dalla valutazione delle criticità del rendiconto di gestione e nell’ottica di apportare dei correttivi al bilancio previsionale 2016. A tal proposito sono state avanzate delle proposte che, certamente, non avrebbero sanato le enormi criticità strutturali ma avrebbero innescato un percorso virtuoso verso una gestione democratica e più oculata”. Proposte che Pasquale Aliberti ha smontato, una per una, in una intervista pubblica. “Alla luce di quanto accaduto ieri non riteniamo che ce ne siano i presupposti: questa la ragione per cui non andiamo al voto. Ribadiamo che non ci sono state,  e non ci sono, richieste personali ne preclusioni verso alcuno” puntualizza Cirillo, a nome dei colleghi Daniela Ugliano, Bruno Pagano e Roberto Barchiesi. Presenti in aula al momento dell’appello Mimmo Casciello e Alfonso Pisacane. Il primo, contrariamente a quanto ha sempre fermamente dichiarato, si è presentato per la chiamata nominale, sembrerebbe perché d’un tratto si sia ricordato che rischia la decadenza per assenze ingiustificate. Sia lui che il collega, assieme a Michele Raviotta del Cotucit, hanno poi lasciato l’aula nel momento in cui si apriva la discussione sul Rendiconto. Ed essendo questo l’unico ordine del giorno, viene da chiedersi il motivo per cui si è scelto di risultare presenti. Non che sia “gradito” il gettone di presenza, chiaramente.

1- protesta fdiL’opposizione non la prende per niente bene, da Fdi Cristoforo Salvati e Mario Santocchio, ricordando forse i tempi della militanza giovanile, sfoggiano uno striscione in cui chiedono le dimissioni del primo cittadino. “Non esiste più la maggioranza, il Comune è in deficit strutturale e chi ha amministrato deve assumersene le responsabilità – dal Pd è l’intervento di Marco Cucurachi- noi siamo qui a fare il nostro dovere”. Secondo Nicola Pesce: “questa è un’offesa agli scafatesi – poi ricorda che la minoranza aspetta ancora – le controdeduzioni del ragioniere capo Cacchione alla relazione degli ispettori del Mef”. Ad andarci giù pesante è Michele Grimaldi, che non usa mezze misure verso il primo cittadino: “tutti i giovedi guardo un comico vestito da sindaco con un completo gessato stile gangster anni 50. Un’ora di goliardia in cui questo comico insulta le opposizioni, con i soldi dei cittadini”. Chiaro il riferimento al monologo televisivo di Pasquale Aliberti, finanziato come comunicazione istituzionale. “Fa il gallo sopra la monnezza in tv senza contraddittorio e il coniglio in consiglio comunale” la pesante stoccata del piddino. La seduta viene sciolta, l’argomento non può essere discusso per mancanza di numero legale. A spiegare cosa accade adesso è la segretaria comunale Immacolata Di Saia (arrivata in ritardo, nel mentre era sostituita dalla vice e responsabile del settore Staff, dottoressa Maria Antonietta De Nicola). “Domani comunicheremo al Prefetto l’andamento di questa seduta, dopodichè ci sarà un nuovo consiglio. Qualora – prosegue la Di Saia – non si riuscirà a votare il Consuntivo, il Prefetto deciderà, dopo le opportune verifiche, le soluzioni da adoperare”. Tra cui, ovviamente, lo scioglimento del Consiglio Comunale. Solo a tarda sera, in una nota di Palazzo Mayer, arriva la comunicazione del sindaco. “Il Consiglio di questa sera è saltato perché motivi tecnici e personali costringevano molti della mia maggioranza all’assenza. Il Consiglio si farà a breve. Ringrazio tutti per la compattezza e la coesione dimostrata – chiarisce Aliberti – Nei prossimi giorni ragioneremo sulle proposte politiche poste dai vari gruppi consiliari per rilanciare insieme questa Città”.