La Corte d’Appello di Salerno ha confermato la sentenza del riesame che aveva già rigettato la richiesta di sequestro dei beni dello storico imprenditore della movida salernitana Enzo Bove. Una vittoria per lui e per il suo legale Michele Tedesco. Una lunga storia giudiziaria fino alla vittoria in Cassazione, dove la Procura chiese l’archiviazione del procedimento. Ma nel marzo 2006 il pm Erminio Rinaldi lo convocò e tramite consulente tecnico nel 2007 analizzò i suoi ultimi dieci anni di movimenti bancari. 600 pagine di consulenza che il pubblico ministero Antonio Centore decise di unire ad una serie di dichiarazioni di alcuni pentiti e di richiedere il sequestro dei beni dell’ex consigliere comunale in seno alla giunta De Luca. Il 9 dicembre 2013 il Tribunale ha rigettato con decreto la richiesta rimandandola ad aprile 2016. La Procura di Salerno ha continuato ad indagare sulla mia persona alla ricerca della pietra verde…» – aveva ricordato in una sua lettera aperta ammettendo di vivere nel panico più assoluto svegliandosi di sobbalzo la notte. Sembra che il periodo più buio della vita di Bove si stia dirigendo verso una conclusione dopo questa ennesima vittoria giudiziaria. Per lui un sospiro di sollievo.
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