MERCATO SAN SEVERINO. L’opposizione consiliare non ci sta. E nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito cittadino va giù duro dopo le accuse di strumentalizzazione politica avanzate dal cda della Gesema in risposta alle preoccupazioni emerse sul rischio fallimento della municipalizzata. “L’eventuale ricorso allo strumento del concordato preventivo con continuità aziendale previsto dalle vigenti norme – si legge nella nota del cda Gesema – a differenza di quanto fatto sussumere dai firmatari del manifesto, non è l’anticamera di una procedura liquidatoria ma, al contrario, uno strumento che dà la possibilità alle imprese, anche pubbliche, di affrontare una crisi finanziaria in modo trasparente e corretto”. “E’ gravissimo ed avvilente – replica il capogruppo Pd dell’opposizione, Carmine Ansalone – che questi soggetti vogliano far apparire normale una situazione critica come quella che sta accadendo alla Gesema, rappresentando un’interpretazione fantomatica della realtà dei fatti”. Proprio ieri è scaduto il bando pubblico per la nomina di un tecnico al quale dovrà essere affidato l’incarico per la redazione di una relazione finalizzata alla presentazione della domanda di ammissione alla procedura di concordato con continuità aziendale ed evitare, se possibile, un eventuale fallimento della Gesema. “La verità è che il Comune è in dissesto finanziario – spiega ancora Ansalone – Ci accusano di alimentare un inutile allarme sociale quando poi sono loro, attraverso questo atteggiamento irresponsabile, a mostrare di non aver bene appreso la gravità di quello che sta accadendo”. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere Fabio Iannone, il quale ha voluto evidenziare “gli atti di sciacallaggio mostrati dai vertici istituzionali e societari”. “Non si può affermare – sottolinea Iannone – di tutelare i lavoratori quando poi gli stessi sono costretti continuamente a subire i ritardi nei pagamenti. Ad oggi sono in attesa di ricevere uno stipendio arretrato. Per non parlare del mancato versamento dei fondi del Tfr, che avranno gravi ricadute sulle generazioni future”. “Quello che ci preme maggiormente sapere – aggiunge il consigliere Pd – è la situazione debitoria in cui si trova la Gesema. È la prima cosa che chiederemo al professionista che verrà nominato per redigere la relazione finalizzata all’avvio della proceduta di concordato”. A questo si aggiunge lo sconforto dei lavoratori. Aldo Iannone, dipendente della Gesema ed esponente sindacale della Cgil ha voluto sottolineare che la società, attualmente, non ha nemmeno i soldi per fare manutenzione ai propri mezzi, mettendo a rischio l’incolumità dei lavoratori. I consiglieri PD, tra cui anche Gerardo Figliamondi, e il segretario cittadino, Patrizia Frallicciardi, hanno chiesto le dimissioni del sindaco, Giovanni Romano, e lo scioglimento del consiglio comunale, che secondo l’accusa, sarebbe dovuto intervenire con adeguati atti istituzionali indirizzati ad evitare quello che si preannuncia come un disastro annunciato.
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