«Un aiuto alle fasce deboli per il pagamento di tributi comunali con la forma del baratto amministrativo». Questo lo scopo della proposta avanzata dai consiglieri comunale del Comune di Vietri sul Mare, Massimiliano Granozi e Antonio Borrelli ed approvata dal Consiglio comunale quasi all’unanimità eccezion fatta di un solo consigliere, durante la scorsa seduta. Con questo atto i consiglieri si rivolgono ai cittadini disoccupati e con un ISEE inferiore al minimo reddituale dando la possibilità di svolgere attività di pulizia delle aree a verde o di manutenzione o interventi di decoro urbano a fronte del pagamento dei tributi. In tal senso i contribuenti in difficoltà potrebbero assolvere ai loro doveri, mentre il Comune di Vietri sul Mare potrebbe usufruire di forza lavoro per le attività sul territorio. Ora sarà compito delle commissioni consiliari competenti di determinarne la regolamentazione esecutiva. «Scopo della proposta di deliberazione consiliare è quella di consentire ad una parte di cittadini che si trovano in difficoltà economiche di poter assolvere al mancato pagamento dei tributi già scaduti o di poter ripagare il Comune attraverso una prestazione di pubblica utilità indirizzata agli interventi che saranno individuati nell’ambito del territorio comunale. Tale forma di intervento previsto dall’articolo 24 della legge numero 164 dell’11 novembre 2014 che ha convertito in legge con modificazioni, il decreto legge 12 settembre 2014 n. 133 del 2014 c.d. decreto Sblocca Italia – spiega l’avvocato Massimiliano Granozi – denominato Baratto Amministrativo offre un doppio vantaggio in quanto da un lato i contribuenti in difficoltà potrebbero assolvere ai propri doveri mettendosi a disposizione della propria comunità e tra l’altro, il comune può usufruire di forza lavoro, in un periodo in cui scarseggiano risorse, le assunzioni sono bloccate ed i risparmi e tagli nella gestione amministrativa rendono determinate attività di difficile soddisfacimento. Dunque uno strumento quello del Baratto amministrativo che in questa particolare contingenza economica, costituirebbe un chiaro segnale di vicinanza dell’ente comunale alla propria cittadinanza ed in particolar modo alle fasce deboli della stessa. Una collaborazione – continua l’avvocato Granozi- tra l’ente comunale e cittadini che rappresenterebbe per i cittadini uno stimolo alla diffusione di un maggior senso.civico e di appartenenza alla comunità locale e, per il Comune un intervento concreto in favore di chi quotidianamente si confronta con la crisi economica nonché un’opportunità per recuperare sotto altre forme parte della c.d. evasione bonaria, in un quadro di un complessivo riordino e allocazione delle risorse umane dell’Ente ridando dignità a chi, per le contingenti e transitorie situazioni di emergenza è costretti a chiedere frequenti aiuti dando loro la possibilità di mettersi a disposizione della propria comunità e di sentirsi utile a se stessi e agli altri». «Laddove – spiega invece il consigliere comunale Antonio Borrelli – nei principali comuni del nord questa pratica viene esercitata dalle pubbliche amministrazioni, nel sud, questo straordinario fenomeno non è ancora decollato e Vietri risulta essere, pertanto, uno dei primi paesi a adottarlo andando verso quella piena attuazione della riforma della Pubblica amministrazione che blocca ancora per molto nuove assunzioni».
Francesco Barbato