Domani nuovo consiglio comunale, Aliberti ci riprova? In mattinata l’ordine del giorno potrebbe essere portato in procura. Domani, infatti, si torna in aula, con due ordini del giorno e viene “infilato” il tanto contestato consiglio comunale del 27 novembre scorso, pronte le polemiche anche in maggioranza mentre l’opposizione torna in procura . Erano in molti a credere che la querelle politica legata al tentativo del sindaco di aggirare, con la furbata della decadenza, la legge che impedisce di sedere sulla poltrona di primo cittadino per tre volte consecutive, fosse terminata, ma non sembra proprio così . Nel prossimo consiglio comunale, fissato per lunedì, ci si potrebbe ritrovare dinanzi all’ennesimo tentativo di trovare una escamotage, anche attraverso ricorsi amministrativi successivi, che creino i presupposti per permettere la ricandidatura dell’attuale sindaco Aliberti. Che qualcosa non andrà come dovrebbe, come spesso accade ultimamente nelle assise comunali, lo si intuisce già visionando i punti all’ordine del giorno pubblicati all’albo pretorio presente nel sito ufficiale del Comune di Scafati, che pur dovrebbe avere un valore ufficiale sugli argomenti trattati in aula. Sei i punti priviste nell’ordine degli argomenti da trattare, quattro che riguardano discussioni ordinarie (raccolta rifiuti, piano di protezione civile, interrogazioni), due, il primo e il sesto, che toccano il tema decadenza richiamando la seduta, bacchettata anche dal prefetto e attenzionata dalla procura di Nocera, del 27 novembre scorso, consiglio convocato dal consigliere Teresa Formisano e non dal presidente Pasquale Coppola come da prassi. Ebbene sul’albo pretorio al primo punto si legge: “Approvazione verbali sedute precedenti (del 01 e 09 dicembre)” mentre nella premessa e nel deliberato che si discuterà in aula ci si ritrova l’approvazione anche della seduta del 27 dicembre scorso, questo potrebbe essere il tentativo di validare sia la seduta e chissà forse anche il secondo passaggio della decadenza. Su questo punto, oltre alla quasi certa animosità della discussione in aula, ci si potrebbe ritrovare anche una maggioranza spaccata, molti i consiglieri che da tempo dissentirebbero dalle strategie del sindaco indirizzate ad una decadenza pilotata . Ricordiamo che in aula il 27 novembre scorso erano presenti solo 11 consiglieri, 9 di maggioranza e 2 di opposizione (Raviotta e Quartucci) se di opposizione si possono ancora definire. L’altro punto all’ordine del giorno che animerà la seduta sarà certamente il sesto “Ricorso Tar Campania del dott. Pasquale Aliberti…procedura di decadenza…” , che dovrebbe prendere atto della rinuncia del sindaco alla decadenza, ma anche in questo odg è stato tenuto conto, come secondo passaggio, sui tre previsti dalla legislazione che regolamenta la procedura di decadenza, il deliberato del 27 novembre . Così facendo, oltre l’ipotesi di un ennesimo tentativo di legittimare la seduta del 27, si andrebbe a considerare il consiglio comunale del 9 dicembre come terzo passaggio della decadenza mentre nella discussione tenuta in aula il 9 dicembre, sia il presidente del consiglio comunale che l’opposizione, precisarono che il tema era il secondo passaggio. Se si considerasse il consiglio comunale del 9 dicembre come terzo passaggio si potrebbero aprire le strade ad altri scenari che potrebbero portare anche a diverse interpretazioni sulla regolarità dei termini di presentazione delle rinunce del sindaco al contenzioso con il comune che ha avviato l’iter della della decadenza e sulla loro validità. Il deliberato al sesto punto è stato proposto dal dirigente Francesco Romano, avvocato responsabile del settore avvocatura dell’ente, che sempre più voci danno come dimissionario da tale carica sia per la denuncia di incompatibilità in questo ruolo, portata in consiglio comunale e anche all’attenzione dell’ordine degli avvocati, sia per essere finito nella bufera avendo più volte avallato le procedure che ruotavano attorno all’Inter della decadenza . Sono in molti a credere che molto probabilmente dietro questi due odg ci sia un tentativo di colpo di coda del primo cittadino che tenterebbe di validare l’intera procedura di decadenza. Domani mattina alcuni consiglieri comunali quasi certamente potrebbero recarsi in procura per integrare con ulteriori atti, come i due odg del consiglio comunale che si terrà in serata, la già copiosa documentazione presente in tribunale sulla seduta del 27 e sull’intera procedura di decadenza. Il giorno seguente potrebbe essere chiesta l’acquisizione agli atti delle votazioni e dei deliberati del consiglio comunale di lunedì 28 al fine di individuare altre ipotesi di reato, a breve potrebbe allargarsi l’elenco degli indagati . In aula dovrebbe riferire anche il Presidente del consiglio comunale Pasquale Coppola sul come sono finiti al’odg argomenti come la seduta del 27 che fino a pochi giorni fa erano tabù, era pienamente consapevole o qualcuno ha approfittato dello stato d’animo poco sereno del presidente? Pochi giorni fa il presidente Coppola era stato vittima di intimidazione, gli era stato recapitato presso la sua abitazione un proiettile.
Per l’approvazione del verbale del 27 novembre l’opposizione in subbuglio
I consiglieri comunali si preparano a dare battaglia nel prossimo consiglio comunale che si terrà domani alle 18. I consiglieri Grimaldi, Santocchio, Cucurachi e Pasquale Vitiello prendono le distanze dai deliberati presenti al primo e sesto punto dell’odg. Si preannuncia anche questo un consiglio infuocato per la presenza di deliberati contenenti procedure oggette di dubbi e contestazioni. Queste le posizioni politiche. PASQUALE VITIELLO (nella foto): «Si è ancora una volta voluto artatamente menzionare il deliberato del consiglio del 27 novembre per generare confusione o per rafforzare qualche strana strategia. Credo che si poteva evitare tutto ciò, preparando un deliberato che fosse una semplice presa d’atto della rinuncia al contenzioso con serenità. Sicuramente non posso votare un deliberato che fa anche solo riferimento ad un consiglio che ritengo “fantasma”, proporrò un emendamento e se non dovesse essere accolto voterò contro. Inviterò gli assenti di maggioranza a quel consiglio a fare lo stesso sia rispetto al deliberato sia rispetto al verbale di seduta di consiglio. Spero che si sia arrivato alla fine di questa incresciosa “rappresentazione”». MARCO CUCURACHI : «Un consiglio comunale con l’argomento della decadenza e il disperato tentativo di Aliberti di recuperare l’efficacia delle delibere impugnate e ritenute illegittime dal Prefetto. Argineremo qualsiasi tentativo illegittimo, illecito e politicamente scorretto di eludere la legge e di utilizzare la decadenza come unico motivo, da parte del Sindaco di ricandidarsi. Pende un giudizio davanti al Tar la cui udienza di sospensiva e’ fissata per il 12 gennaio e la Procura di Nocera ha avviato indagini su esposti presentati da alcuni consiglieri ed acquisito tutta la documentazione sulla decadenza. Si continua a scegliere la soluzione peggiore per tutti, soprattutto per la Città, e chi ne pagherà le conseguenze saranno gli scafatesi. Aliberti ha distrutto volontariamente il dibattito politico ma non potrà distruggere l’entusiasmo e la passione che stiamo mettendo in campo per costruire l’unica alternativa possibile a questa scellerata gestione del centro destra». MARIO SANTOCCHIO: «Resto basito della proposta di delibera sulla decadenza. Ancora una volta dobbiamo evidenziare la mancanza di trasparenza e di imparzialita’ degli uffici nel portare avanti questa procedura. La delibera del 9 dicembre 2015 in cui abbiamo votato il secondo passaggio della decadenza non è tenuta in considerazione per nulla. Tra due deliberati aventi lo stesso oggetto dovrebbe prevalere sempre il secondo e cioè quello del 9 dicembre rispetto a quello del 27 novembre. La nostra guardia resta alta, non permetteremo al potente pro tempore di prendersi gioco delle istituzioni e della legge. Siamo disposti ad andare fino in fondo in qualunque sede, amministrativa e penale. Chiederemo il perchè non ci sia corrispondenza tra l’ordine del giorno e le proposte di delibera. C’è una regia occulta che scopriremo. In ogni caso questa storia produrrà contenziosi senza precedenti con i relativi costi a carico dei cittadini, il tutto per un capriccio del Don Rodrigo di turno». MICHELE GRIMALDI: «E’evidente come Aliberti sia ostinatamente attaccato alla sua poltrona, e continua a produrre atti da azzeccagarbugli pur di potersi ricandidare una terza volta. Il prezzo di questa sua avidità continuano a pagarlo Scafati e gli scafatesi. Noi volgiamo occuparci dei problemi dei cittadini: l’occupazione, la sicurezza, la vivibilità, il traffico, la necessità di produrre politiche che rilancino consumi, terzo settore, imprese. Se Aliberti continua ad avere questa impellente necessità di costruirsi una tettoia si dimetta come chiediamo noi da mesi, e usi il suo tempo al riparo di quel luogo per riflettere sugli errori commessi».