Vent’anni di carcere per il gruppo accusato di aver rapinato la filiale di Giovi delle Poste e per il colpo effettuato al Time city di Pontecagnano. L’attesa dei parenti degli indagati è terminata intorno alle 16.20 quando il Gup del Tribunale di Salerno, Donatella Mancini, ha pronunciato la sentenza nell’aula della Corte d’Appello del Tribunale di Salerno alla presenza degli imputati che avevano scelto di essere giudicati con la formula del rito abbreviato. Il Gup ha disposto sei anni anni e quattro mesi di reclusione per Giovanni Liguori, quattro anni e sei mesi per Gerardo Martino, quattro anni e otto mesi (2200 euro di multa) per Ivano Pfeifer e , due anni per Daniele Napoli. Il Gup, a differenza di quanto prospettato dall’accusa (sostituto procuratore Vincenzo Montemurro), non ha ritenuto sussistenti per gli indagati il reato associativo e l’aggravvante dell’articolo 7 (per aver agito con metodo mafioso). La direttrice Carmela Petrone, difesa dall’avvocato Danilo Laurino, ha patteggiato la pena ad un anno e dieci mesi. La trentanovenne era accusata di favoreggiamento nei confronti del gruppo specializzato nelle rapine. Definite anche le posizioni di chi non aveva scelto il rito alternativo. Assolti Luigi Del Giorno, difeso dall’avvocato Antonietta Cennamo, e A, P.. Rinvio a giudizio per Ciro Martino, Salvatore Del Giorno (per gli inquirenti già uomo di rilievo del clan Del Giorno-Marigliano e ritenuto tra i promotori ed organizzatori del sodalizio criminale) e Rodolfo Pulvani. Secondo gli inquirenti il basista era Carmela Petrone. La donna, in pratica, informava i malviventi sulla disponibilità di contante dell’ufficio individuato e sulle procedure di attivazione dei sistemi di sicurezza presenti all’interno, era la direttrice dell’ufficio postale di Giovi di Salerno. Nel collegio difensivo anche gli avvocati Michele Sarno, Ivan Nigro, Vincenzo Vingolo e Lucia Capuano. Gli imputati sono accusati anche della rapina al Time City di Pontecagnano. Ieri pomeriggio è stata definita la posizione degli indagati. Il processo, per i tre indagati che hanno scelto il rito ordinario, è stato fissato per il 30 marzo davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Salerno.
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