tutto estranee ai fatti . In particolare il “corvo” avrebbe segnalato commistioni tra la politica, lo sport e l’ imprenditoria in specie tra l’imprenditore Aniello Longobardi , la partecipata comunale Acse, di cui Longobardi è stato in passato per lungo tempo presidente e le sponsorizzazioni alla Scafati Basket , di cui sempre Longobardi è presidente, oltre ad essere l’attuale gestore della struttura comunale “Primato” in via della Resistenza. Favori, assunzioni e sponsorizzazioni sarebbero segnalate nelle missive inviate tramite raccomandate con ricevute di ritorno all’ufficio protocollo di via Pietro Melchiade, dove ha sede il Comune. Due lettere sarebbero indirizzate contro il consigliere comunale del Pd Marco Cucurachi. Un’altra missiva sarebbe stata indirizzata contro il sindaco Pasquale Aliberti, ma sembra sia ferma nei cassetti del suo ufficio di gabinetto. Intanto proprio questa mattina sarebbe stata effettuata l’ennesima e pronta verifica alle missive del corvo, questa volta a casa dell’ex consigliere del Pd Vittorio D’Alessandro che, contrariamente a come provocatoriamente aveva lasciato trapelare, non ha opposto alcuna eccezione all’accesso della polizia municipale. L’indiscrezione di un’intenzione, che lo avrebbe visto pronto alle barricate per impedire l’accesso alla sua abitazione, in segno di protesta verso una procedura che secondo lui era anomala, sarebbe rientrata in segno della trasparenza e del nulla da nascondere, nessun abuso o lavori in corso sarebbero stati riscontrati dalla polizia municipale. Un settore, quello della polizia municipale, che come altri settori dell’amministrazione comunale, soprattutto dopo le ultime missive contro i dipendenti comunali, sarebbe sotto pressione per il continuo carico di lavoro e per la paura di poter sbagliare in qualche procedura e di pagarne personalmente le conseguenze. Anche tra i dirigenti gli animi sarebbero tesi, alcune indiscrezioni raccontato di scintille tra alcuni dirigenti comunali che hanno gli uffici a palazzo Mayer. Dirigenti a tempo, legati soprattutto al percorso politico del sindaco essendo di nomina prettamente fiduciaria a differenza dei dipendenti comunali a tempo indeterminato che da anni lavorano al Comune e che forse perché poco “allineatisi” all’indirizzo dell’amministrazione starebbero pagando questa loro disaffezione politica con l’essere finiti nelle mira del corvo di turno. Aria tesa, uffici all’impasse, dipendenti poco inclini a qualunque azione amministrativa da intraprendere e responsabilità da assumere , questa sarebbe la situazione a palazzo Mayer tra i dipendenti comunali . A livello dirigenziale invece si tende a far poco trasparire la preoccupazione e le tensioni per un eventuale futuro politico che non veda alla guida della città, causa decadenza, la figura di Pasquale Aliberti , ma indiscrezioni parlano di forti screzi avvenuti tra i livelli dirigenziali apicali dell’amministrazione proprio a causa della poca serenità in cui si sarebbe ormai costretti a lavorare . Il tutto certo non aiuta l’andamento della funzionalità amministrativa e sicuramente a pagarne come sempre sono in primo luogo i cittadini di Scafati.
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