Scafati. Dopo gli allagamenti il Rio Sguazzatoio porta il rischio sanitario. Chiesto lo stato d'emergenza - Le Cronache
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Scafati. Dopo gli allagamenti il Rio Sguazzatoio porta il rischio sanitario. Chiesto lo stato d’emergenza

Scafati. Dopo gli allagamenti il Rio Sguazzatoio porta il rischio sanitario. Chiesto lo stato d’emergenza

Di Adriano Falanga

Oltre ad allagare strade, negozi, e cantine, le esondazioni del Rio Sguazzatoio comportano anche un altro fattore, non trascurabile e sicuramente da valutare fino in fondo: il rischio igienico sanitario legato al deposito dei fanghi dell’inquinato corso d’acqua. Una melma che asciugandosi diventa polvere, finendo nei polmoni e nelle abitazioni, in particolare di via Roma, Piazza Garibaldi e via Oberdan. I residenti esasperati chiedono controlli. “I fanghi tossici restano per strada e i nostri figli andando a scuola lo calpestano e se lo portano dietro” così Antonio, mentre secondo Salvatore: “ogni volta mi tocca buttare tutto ciò che ho nello scantinato. Il box, comprato per 30 mila euro, è inutilizzabile come magazzino o dispensa, a causa degli allagamenti”. Chiedono lo Stato di Emergenza gli attivisti di Scafati Arancione. “Il Sindaco scriva una richiesta ufficiale al Presidente della Regione per sollecitare ad una richiesta di dichiarazione di “stato di emergenza” presso la protezione civile e si convochino nell’immediato tecnici e professionisti che operano e sono presenti sul territorio per pianificare e programmare azioni di contingenza, atti a limitare altri fenomeni naturali che potrebbero riguardare, in un futuro non troppo lontano, ancora la città”. Lo Stato di emergenza per tutelare anche dal rischio sanitario, e rimborsare gli alluvionati. “Alle polemiche sterili e fuorvianti, preferiamo indicare una strada che da un lato tenga conto dell’emergenza, per chiedere i danni e risarcire coloro i quali stanno subendo danni incalcolabili alle svariate attività presenti sul territorio e allo stesso tempo, in attesa della realizzazione della rete fognaria, convocare tavoli tecnici con le tante eccellenze presenti sul territorio, per strutturare un’azione orizzontale  in concerto con chi detiene conoscenze specifiche” concludono gli arancioni.