Il problema non è Raimondo Pasquino, ma il modo in cui al suo nome si è giunti. E’ scontro tra Pd e Provincia di Salerno sull’indicazione, da parte del Ministero dello sviluppo economico, del Rettore uscente dell’Università di Salerno per ricoprire l’eventuale incarico di commissario giudiziale del Cstp nel caso in cui il Tribunale dovesse ammettere la società nella procedura di amministrazione straordinaria per grandi aziende in stato di insolvenza. Una nomina che, secondo i Fratelli di palazzo Sant’Agostino è fin troppo marcatamente politica, con una targa in bella mostra che reca il nome di Vincenzo De Luca. Per il segretario provinciale del Partito democratico, Nicola Landolfi, «la nomina del prof Pasquino è la scelta migliore possibile che si poteva fare saprà assicurare correttezza gestionale e governance pubblica. Una buona notizia per il nostro territorio e i lavoratori». Per l’esattezza, quella di Pasquino non è una nomina, bensì una indicazione data dal Ministro Zanonato. Nomina sarà se e solo se il Tribunale darà l’ok alla procedura. E il presidente della Provincia Antonio Iannone e l’assessore provinciale Michele Cuozzo i quali si dicono sorpresi dall’affidamento vero e proprio dell’incarico a Pasquino da parte di Landolfi: «Immaginavamo che la nomina dovesse avvenire con provvedimento collegiale della sezione fallimentare del tribunale di Salerno. Prendiamo atto che il segretario provinciale del Pd si sostituisce alla magistratura ordinaria. Complimenti! Ancora una volta il Pd salernitano si è sostituito agli organi deputati per legge ad effettuare le dovute scelte. Dobbiamo prendere atto, pertanto, che la scelta del Ministero forse non è avvenuta per caso». Ma gli altri enti proprietari del Cstp cosa pensano di una futura amministrazione aziendale a marchio Pasquino? Tutti positivi i commenti, a partire dal sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, il quale ha sì espresso il proprio apprezzamento per l’ex Rettore dell’Ateneo, definito «una figura di qualità che dovrà confrontarsi con un problema serio e che, accettando l’incarico, dimostrerà anche grande responsabilità», ma che non ha risparmiato frecciatine infuocate al suo consigliere comunale di FdI, ed ex liquidatore del Cstp, Mario Santocchio, affermando che «peggio di lui non si può fare, anche perché diciamo che Santocchio ha portato sfortuna in tutte le società dove è andato a partire da AgroInvest fino al Cstp». Il primo cittadino di Cava, Marco Galdi, esprime la piena disponibilità del proprio Comune «a sostenere il processo di rilancio dell’azienda sotto la sua guida esperta e prestigiosa». Per Franco Benincasa, sindaco di Vietri, Pasquino «come ha fatto bene all’UniSa potrà far bene anche al Cstp» mentre per Tommaso Amabile, primo cittadino di Fisciano, «potrà mettere a nudo problemi fino ad ora nascosti».
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