Giudice di Pace di Salerno accoglie il ricorso di un contribuente e dichiara nulle e prive di effetto le intimazioni di pagamento rispondendo ad Equitalia Sud, che in giudizio deve produrre le cartelle e non l’estratto di ruolo. È l’avvocato di Federcontribuenti, Fortunato Forcellino, a darne notizia: ”in base agli articoli 2697c.c. E 26 dei D.P.R. 602 del 1973 è il concessionario per la riscossione a dover dare prova dell’effettivo contenuto delle cartelle che sono state notificate attraverso la produzione in giudizio delle stesse, quindi non è sufficiente la sola esibizione della relata di notifica”.
Un passaggio cruciale nella sentenza che è bene approfondire. Equitalia è obbligata per legge ( art. 26, comma 5° del DPR 602773) a conservare per 5 anni la cartella di pagamento e/o la matrice della stessa e a produrla in giudizio, su richiesta della amministrzione finanziaria e/o del contribuente. ”Per tale ragione, laddove il contribuente chieda ad Equitalia di produrre in giudizio la cartella notificata, questa ultima è tenuta a depositarla in giudizio e non può sostiuire, a suo piacimento, il predetto documento con un estratto di ruolo, che è atto interno e quindi assolutamente privo di efficacia probatoria”.
Anche la Cassazione, con sentenze diverse, ( Cass. Civ. Sez. VI – 5, 30/07/2013 con numero 18252; Cass. Civ. Sez I, 04/10/2012 con numero 16929 e Cass. Sez. Lavoro del 10/11/2006 numero 24031 ), afferma che in caso di comunicazione spedita con raccomandata e non in plico è onere del mittente produrre prova del contenuto quando il contribuente contesta il contenuto stesso. L’estratto di ruolo rappresenta l’evoluzione del credito del contribuente e non la raffigurazione originaria del debito richiesto con la cartella esattoriale, quindi, l’estratto di ruolo non da prova né della notifica originaria, e né, tanto meno, del contenuto della cartella esattoriale”. I legali della Federcontribuenti stanno studiando un’azione di risarcimento danni contro Equitalia.