di Erika Noschese La notizia era nell’aria già da qualche giorno, ma solo ieri, con un atto formale, è arrivata la conferma. Ciro Verdoliva, l’uomo voluto da De Luca con l’obiettivo di rivoluzionare e restituire dignità all’Azienda ospedaliera universitaria, non è più il direttore generale del Ruggi. Per lui è giunto un incarico di prestigio: direttore generale dell’Ufficio del Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità. Si tratta dunque di una scelta di rilievo per l’ex fedelissimo di De Luca, che in una nota indirizzata ai dirigenti ha chiarito la volontà di lasciare Salerno per trasferirsi a Roma. «Vi ringrazio e nutrirò sempre un grande sentimento di stima e di amicizia», ha scritto il dg. Il ruolo di direttore generale è una funzione apicale di alta direzione amministrativa e organizzativa: al direttore generale spetta la gestione complessiva delle risorse umane, finanziarie e strumentali, il coordinamento degli uffici e la responsabilità di garantire efficienza, trasparenza e legalità dell’azione amministrativa. Un incarico solido, centrale e soprattutto collocato fuori dal perimetro regionale. Verdoliva lavorerà dunque a stretto contatto con Maurizio Borgo, già capo di gabinetto di De Luca alla Regione Campania. Giunto circa tre mesi fa alla guida del Ruggi, Verdoliva si era ripromesso di affrontare con attenzione i vari casi di malasanità che negli anni hanno caratterizzato l’azienda ospedaliera. Partito in quarta, strada facendo sembra però aver messo la prima, lasciando scorrere il tempo tra una richiesta di intervento e una di delucidazioni. Poi, alla prima occasione, la fuga verso la Capitale. Verdoliva era stato fortemente voluto da De Luca, allora alla guida della giunta regionale della Campania. Con l’arrivo di Fico, i primi avvisi sulle nomine e i primi campanelli d’allarme: ora spetterà proprio al nuovo presidente individuare il successore. Intanto, l’ormai ex dg, che ha rassegnato formalmente le dimissioni nella giornata di ieri, si è limitato a ringraziare «per la fiducia accordatami nel corso del periodo di svolgimento dell’incarico» ed ha espresso «apprezzamento per la collaborazione ricevuta dalle istituzioni, dalla direzione strategica, dal personale tutto e dagli interlocutori del sistema sanitario, che ha consentito di operare con spirito di servizio nell’interesse dell’Azienda e della collettività», senza rilasciare ulteriori dichiarazioni.Intanto, la Fp Cgil Salerno esprime forte preoccupazione per le dimissioni del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno Ciro Verdoliva, giunte dopo pochi mesi dall’insediamento. Una decisione che apre una fase di incertezza in un ospedale che, invece, ha bisogno di stabilità e continuità per costruire un nuovo percorso di governo dell’azienda, capace di affrontare in modo strutturale le criticità esistenti. Il Ruggi è un presidio sanitario centrale per il territorio, un Dea di secondo livello che rappresenta un punto di riferimento essenziale per la sanità pubblica provinciale e regionale. «L’AOU Ruggi vive da tempo difficoltà organizzative, carenze e pressioni assistenziali, ma dispone di competenze professionali e di un ruolo strategico che vanno sostenuti attraverso scelte chiare, programmazione e una direzione stabile, in grado di rafforzare la missione pubblica dell’ospedale e la sua capacità di risposta ai bisogni di salute della popolazione», ha dichiarato il segretario generale Antonio Capezzuto. «Al centro restano le lavoratrici e i lavoratori del Ruggi, che ogni giorno garantiscono il funzionamento dell’ospedale con professionalità, impegno e senso di responsabilità. A loro devono essere assicurate tutele, riconoscimento e condizioni di lavoro dignitose, perché la qualità della sanità pubblica passa innanzitutto dalla valorizzazione di chi ci lavora. Come Fp Cgil Salerno confidiamo nel neopresidente della Regione Campania, Roberto Fico, affinché vengano assunte decisioni importanti e concrete per definire un percorso chiaro di rilancio dell’AOU Ruggi, rafforzandone il ruolo pubblico, garantendo una governance stabile, investendo sulla piena funzionalità dei servizi e sulla continuità assistenziale per cittadine e cittadini – ha aggiunto Capezzuto – Il Ruggi non può restare in una condizione di incertezza. La comunità ospedaliera è unita e la Fp Cgil Salerno continuerà a svolgere il proprio ruolo per difendere il lavoro, l’ospedale pubblico e il diritto alla salute».





