«Si è in grado di salvaguardare quella che per antonomasia è ritenuta da molti la “Piazza simbolo” della città? Parlo di Piazza della Libertà, che corre il serio rischio di danneggiamenti ogniqualvolta si promuove una manifestazione. Come per es. in occasione dei festeggiamenti di Capodanno, quando proprio lì migliaia di persone si affollano sotto un la pesante struttura che accoglie l’esibizione degli artisti e dei gruppi musicali. Non mi riferisco tanto al danneggiamento che può provocare la presenza delle migliaia di persone, ma all’eventuale arrivo sulla Piazza di un mastodontico TIR che trasporta il materiale necessario alla preparazione dello spettacolo». A dirlo Aniello Salzano, coordinatore di Popolari e Moderati. «Già l’anno scorso ne è stata segnalata la presenza, con enorme disappunto di quanti hanno assistito al suo arrivo e alla conaseguente sosta. Tutti sanno che lì non c’è un terrapieno, ma semplicemente un solaio, non certamente in grado di sostenere diverse tonnellate in pochi metri quadrati. E’ noto che un TIR vuoto pesa solitamente tra i 13.000 e i 16.000 Kg (13-16 tonnellate), figuriamoci un autorticolato a pieno carico! Che può arrivare a pesare anche 30 tonnellate, e in molti casi oltre. Una domanda è d’obbligo: può il solaio della piazza in questione sopportare un peso tale? – ha aggiunto il coordinatore di Popolari e Moderati – Allora serve assolutamente vigilare, evitando quanto si è verificato nel passato e trovare gli accorgimenti necessari perché non si verifichi l’arrivo sulla Piazza di un autoarticolato di diecine di tonnellate che potrebbero rappresentare un pericolo serio alla stabilità del solaio. È appena il caso di ricordare che ai residenti è stato vietato effettuare ogni tipo di trasloco sul versante della piazza, proprio per scongiurare eventuali danneggiamenti e un suo deterioramento. Poiché una serata, in realtà solo un paio d’ore, che festeggia l’arrivo del nuovo anno costa 600mila euro, si scongiurino almeno problemi di natura finanziaria, che aggraverebbero ulteriormente il dissestato bilancio comunale. In verità i nostri concittadini, più che interessati ai documenti contabili o preoccupati delle finanze del Comune, sembrano amare la “Grandeur”, propensi all’ostentazione di una presunta superiorità nei vari campi, della cultura, dell’arte e della politica».





