Partecipata conferenza di Confagricoltura ieri a Paestum con la presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Il responsabile del dicastero di via XX settembre ha partecipato all’evento insieme al candidato presidente della Regione Campania Edmondo Cirielli. Ed è proprio di lui che parla: «È il miglior candidato perché ha già avuto la capacità di dimostrare nel governo nazionale negli ultimi anni, ma anche da amministratore locale, di tenere al territorio, di conoscere come si governano i processi per rendere centrale il territorio, per valorizzare le potenzialità e la Campania di questo ha bisogno, deve rimanere una regione forte, deve diventare una regione ancor più forte e capace di tornare ad essere il traino del sud Italia. In questi anni – aggiunge – traino non è stata dato che le alternative del mondo Cirielli non garantiscono quello che noi auspichiamo per la nostra Italia tutta, ma in particolare per regioni come la Campania che possono crescere in maniera esponenziale visto le grandi potenzialità che ha questo territorio». L’incontro era incentrato sull’agricoltura e sulle prospettive di sviluppo future. «I risultati che stiamo raggiungendo in agricoltura in tutta Italia sono dati positivi nell’export e nella valorizzazione dei nostri prodotti. Elementi che devono continuare a rappresentare non solo un’eccellenza in termini di produzione, ma un’eccellenza nella capacità di creare lavoro e reddito, ovviamente la scelta davanti alla quale loro si trovano è molto rilevante. Io ho lavorato anche bene, lo dico con chiarezza – le sue parole – negli ultimi anni con l’assessore regionale Nicola Caputo. Questa è una delle cose che deve far capire agli agricoltori quanto l’alternativa odierna alla destra in Campania possa essere drammatica – spiega – l’assessore regionale Caputo ha scelto di restare dalla parte della tutela degli agricoltori sostenendo Edmondo Cirielli». La visione del ministro Lollobrigida è rivolta al futuro del comparto: «Le condizioni per operare al meglio, la possibilità di promuovere e di raccontare i prodotti di qualità che hanno nei mercati nazionali e internazionali ci sono – argomenta – ciò potendo far crescere il valore aggiunto dei prodotti, ma nello specifico quello economico, perché il valore intrinseco è già grandioso e su questo dobbiamo investire sull’innovazione, sulle tecnologie ed anche sulla logistica» A questo punto, Francesco Lollobrigida incensa Cirielli: «le ultime opere pubbliche strategiche che hanno messo quest’area in condizione di avere dei trasporti più veloci attraverso la logistica stradale dipendono proprio dal lavoro che lui (Cirielli, ndr) fece da Presidente della provincia di Salerno, è un dato. Dobbiamo garantire competitività ai prodotti che è data ovviamente dall’innovazione tecnologica, dalla valorizzazione dei prodotti, ma anche da collegamenti che mettono in condizione di risparmiare sul trasporto. Noi abbiamo delle situazioni paradossali – racconta – con il candidato presidente siamo andati a visitare qualche giorno fa un’azienda nella provincia di Napoli. Un’eccellenza nell’azienda della floricultura eccezionale: per fare arrivare i fiori a Dubai, che è a sud, devono mandare i fiori ad Amsterdam e poi vengono messi sull’aero e mandati a Dubai. Questa cosa non ha logica, la Campania merita qualcosa di diverso e su questo stiamo pianificando e lavorando». Infine, la sua idea sui giovani e sull’agricoltura: «Abbiamo avuto una crescita in questi ultimi due anni di giovani che tornano all’agricoltura che viene descritta in maniera vergognosa da gente ignorante come vanga, zappa e sudore. L’agricoltura è nobile, non solo perché lo diceva Cicerone come attività più degna dell’uomo libero, ma anche oggi con le tecnologie, la formazione scolastica che esiste nei nostri straordinari istituti agrari, grazie a docenti eccezionali nel nostro mondo universitario, l’agricoltura quando c’è passione e ovviamente anche reddito, diventa attrattiva per i giovani, perché è una vita che può essere di grande qualità e su questo stiamo investendo. I dati Istat che presenteremo tra qualche giorno dimostrano come ci sia un ritorno, dove c’è reddito ovviamente, dei giovani ad esercitare questa attività garantendoci il futuro in termini di benessere, di sicurezza alimentare, ma anche e soprattutto di custodia del territorio – conclude – dove non c’è agricoltura, dove non ci sono gli agricoltori, viene giù tutto».





