La Tecnis Spa, società impegnata nei lavori per la realizzazione del progetto “Salerno Porta Ovest”, dice di essere “sorpresa per il provvedimento della Procura di Salerno” che oggi ha posto sotto sequestro i cantieri della società nell’area portuale di Salerno. “L’attività istruttoria in corso – afferma la Tecnis in una nota – consentirà di acclarare” le ragioni della società “e di escludere la sussistenza di rischi e/o pericoli per la pubblica incolumità così da poter riprendere i lavori e consegnare l’opera nei tempi previsti”. La Tecnis sottolinea che “tutte le operazioni di costruzione e le scelte dei materiali sono avvenute in conformità alle disposizioni del progetto esecutivo così come validato e in corso d’opera controllato dalla stazione appaltante (Autorità Portuale diSalerno) tramite la direzione lavori”. Per quanto riguarda la posa in opera del rivestimento provvisorio, la Tecnis precisa che “questa attività rientra nella normale e abituale procedura di costruzione e nel rispetto del progetto. Come avviene nella costruzione di tutte le gallerie nel mondo, vengono fatti dei controlli preventivi a livello geologico che definiscono il progetto dell’esecuzione. Una volta scavato il terreno per la costruzione, vengono poste delle centine che vengono costantemente monitorate. In questo caso si è appurato, come spesso avviene, che in un punto singolare che rappresenta la normale eccezione geologica del terreno, le sollecitazioni esterne hanno portato a un leggero scostamento delle centine. Rispetto ai 2,5 chilometri di galleria, questo evento è circoscritto in pochi metri, a maggior riprova dell’eccezionalità del fatto”. Per la Tecnis, “quanto accaduto rappresenta la normalità nella costruzione di gallerie” e Tecnis “ha immediatamente posto in atto tutte le procedure e cautele a tutela dei lavoratori e dell’opera. L’azienda ha inoltra avvisato tempestivamente la direzione lavori e avviato le procedure di risoluzione e monitoraggio del leggero scostamento. In tempi rapidissimi ha rinforzato le strutture così da arginare lo scostamento rendendolo nullo. Questa tecnica – conclude Tecnis – rappresenta la corretta e comune strategia operativa nei confronti di fenomeni simili e non può in alcun modo determinare danni e criticità per il viadotto sovrastante o alcuna struttura esterna, sia per la rapidità di intervento sia per la copertura posta sulla galleria”.
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