Michelangelo Russo
Alcuni giorni fa è stata inaugurata la vetrina dei reperti archeologici della Stazione Marittima. Parole elegiache del Sindaco Napoli sull’importanza dell’evento ai fini dell’immagine internazionale di Salerno. Melodia pura l’intervento di Andrea Annunziata, Presidente dell’Autorità Portuale di Bacino (prossimo alla scadenza del mandato). Compunta soddisfazione della Soprintendente SABAP Raffaella Bonaudo (anche lei prossima alla scadenza). Ebbene, nonostante l’enfasi mediatica sui canali social, nessuna di queste Autorità poteva, in realtà, ascriversi del tutto il merito di questa iniziativa. Che è stata realizzata in fretta, con evidente apparenza. Non c’è stata una vera inaugurazione, preannunziata ai salernitani. Ma solo annunci su canali destinati al pubblico che partecipa virtualmente alle glorie dei politici degli annunci. Peccato. I salernitani e gli straordinari reperti archeologici avrebbero meritato una presentazione diversa. Vediamone la storia, e soprattutto vediamo la storia di chi aveva veramente i meriti dell’allestimento della raccolta, ed è stato ignorato nell’imminenza delle scadenze delle cariche. Il corredo funerario della Principessa Etrusca, adesso esposto, fu scoperto dagli archeologi salernitani a Montevetrano. Fu valorizzato dall’Associazione Le Kukkugaie-Donne per la cultura, costituita da archeologhe e restauratrici della Sovrintendenza di Salerno, più l’aiuto di fotografi e disegnatori della medesima. Il tutto nel 2015, dieci anni fa. I reperti furono, con infinita pazienza e competenza, riportati allo splendore iniziale. Consapevoli dell’importanza storica della scoperta, le Kukkugaie, incoraggiate dall’allora Soprintendente Campanelli, pensarono di portare la raccolta a Milano per l’Expo mondiale del 2015. Ci riescono, con il supporto intelligente di alcuni sponsor privati. Perché il Comune di Salerno, a cui chiedono un piccolo supporto economico, rifiuta lo sponsoraggio. Non ci sono soldi, è la risposta. D’accordo. Le Kukkugaie chiedono allora almeno il gratuito patrocinio. L’Assessore alla Cultura Ermanno Guerra rifiuta anche quello. Forse perché il Comune di Salerno è così povero che non può permettersi nemmeno il PATROCINIO GRATUITO! E adesso il Sindaco Napoli inneggia sui social alla grandezza della storia di Salerno che la raccolta presenta come biglietto d’ingresso ai crocieristi? La mostra riesce ad arrivare all’Expo 2015. Viene collocata all’Umanitaria di Milano nella cornice delle manifestazioni collaterali all’Expo stessa. Decine di migliaia di visitatori! Un successo mondiale. Il bello è che la mostra viene corredata da un prezioso catalogo in cui si auspica che la raccolta veda la sua definitiva collocazione in una vetrina della Stazione Marittima di Salerno, come biglietto di presentazione di Salerno. Le Kukkugaie ci credono. Contattano l’allora Presidente dell’Autorità Portuale di Salerno (che non era Annunziata!). Anzi. Il Presidente dell’Autorità Portuale di Napoli, Spirito, in sinergia con il collega di Salerno e con il Soprintendente Casule, delegano alle Kukkugaie l’allestimento (proprio così) della vetrina nella Stazione Marittima, che viene anche individuata. Arriva però il Covid, e la pratica si ferma temporaneamente. Ma poi, a fine luglio 2025, in gran fretta e senza alcuna cerimonia, la vetrina viene inaugurata. Senza una illustrazione, senza citare le persone che hanno lavorato e avuto il merito di rivelare al mondo l’importanza della scoperta. Senza citare il successo dell’Expo 2015. Ma in tempo, fortunatamente, per dare lustro al Presidente Annunziata, prima della decadenza della carica, e al Sindaco Napoli (che forse ignorava che il Comune nel 2015 non diede nemmeno il gratuito patrocinio alla mostra) di celebrare la straordinarietà dell’evento. Speriamo che la gente vada a guardarsi anche il corredo funerario di una principessa locale di 2700 anni fa.





