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De Luca annuncia due liste civiche

De Luca annuncia due liste civiche

La formazione delle liste e le alleanze in vista delle prossime Regionali sono stati i temi centrali di una riunione di maggioranza convocata nel pomeriggio a Palazzo Santa Lucia dal governatore campano Vincenzo De Luca, con i consiglieri che sostengono la sua giunta (per il Pd erano presenti Picarone e Mortaruolo). Stando a quanto emerso, grandi assenti il Pd di Napoli e Italia Viva, in rotta con De Luca allo stato attuale. Il governatore, secondo quanto si è appreso, ha ribadito la volontà di affrontare la tornata elettorale con due liste di programma, espressione del lavoro svolto negli ultimi dieci anni dalla coalizione che fa capo a lui. Il governatore ha poi confermato la ricandidatura degli uscenti,Nessun nome al momento per il candidato presidente: prima va definito il programma, linea ribadita più volte da De Luca, che ha sollecitato i consiglieri regionali a impegnarsi sul territorio per costruire liste competitive. Su programmi e nomi – si è condiviso – ci si confronterà nel tavolo nazionale previsto a settembre. Intanto, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte rompe il silenzio e chiarisce: nessun accordo con De Luca. “Non ho nulla da nascondere. Ho incontrato De Luca due volte, una da solo, un’altra con Elly Schlein. Non ho sottoscritto alcun patto, sono sempre stato molto chiaro: poiché abbiamo alle spalle dieci anni di governo Pd e De Luca è parte integrante del Partito Democratico, ho detto che siamo assolutamente disponibili ad assumere la responsabilità di guidare questo rinnovamento”, ha affermato Conte, rispondendo nel corso di una diretta social alle sollecitazioni ricevute negli ultimi giorni circa l’esistenza di un ‘patto segreto’ in Campania con il governatore uscente. Conte insiste sulla necessità del cambiamento. Tuttavia, avverte: “Questo non significa azzerare tutto, né un’iconoclastia su quanto di buono è stato fatto. Ho invitato, anzi, il presidente De Luca a indicare i progetti che ritiene meritevoli di completamento. Li valuteremo con serenità, considerando esclusivamente l’interesse dei cittadini campani. Vogliamo proseguire quei progetti non ancora ultimati”. Il leader 5 Stelle aggiunge: “Non vogliamo ripartire da zero, ma tutto deve avvenire sotto il segno del vero rinnovamento. Ciò significa che, se saremo presenti, garantiremo legalità, trasparenza, processi autenticamente democratici, etica pubblica. Altrimenti non ci saremo. Questi sono per noi asset fondamentali”. Conte conclude, riallacciandosi alle situazioni più in bilico – Toscana e Puglia – in vista delle Regionali: “Senza arroganza, spero che questi processi si definiscano presto, perché è diventato urgente dare una risposta alla mia comunità e ai territori, offrendo una soluzione”. Il centrodestra – Con il Parlamento in ferie resta in stand-by la partita sulle Regionali nel centrodestra. C’è chi ipotizza un tavolo dei leader ad agosto, ma la maggioranza ritiene che si inizierà a discutere seriamente dei candidati a settembre. Secondo più fonti parlamentari della coalizione, nello stesso mese si aprirà anche il dossier sulla legge elettorale, tema affrontato informalmente in diversi incontri tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, ma mai portato ufficialmente al tavolo comune. Alcuni esponenti di spicco sottolineano che alla ripresa dei lavori si tireranno le somme di interlocuzioni proseguite sottotraccia. A rilanciare il tema, nelle scorse settimane, è stato il presidente del Consiglio in un’intervista a Bruno Vespa durante l’incontro in masseria. Modello proporzionale, eliminazione dei collegi uninominali (su cui la Lega mostra resistenze) e premio di maggioranza per la coalizione che raggiunge almeno il 40-42%: questi i punti fermi. Si valuta anche l’inserimento dell’indicazione del premier sulla scheda elettorale, sebbene alcune voci interne frenino: “È evidente che favorirebbe Fratelli d’Italia”, commenta un esponente di Forza Italia. Tuttavia, nel centrodestra cresce la convinzione di muoversi in tale direzione. “Dobbiamo essere determinati, lo schema illustrato dalla premier giova anche a Lega e Forza Italia”, afferma un dirigente FdI. Per quanto concerne i candidati alle Regionali, si prende tempo. L’attenzione è rivolta al voto nelle Marche, con il refrain nel centrodestra: “In Campania, Veneto e Puglia si vota a novembre”. In Campania, FdI scalda i motori per il viceministro alla Farnesina Edmondo Cirielli, mentre Forza Italia e Lega vorrebbero puntare su Giosy Romano, convinti che quest’ultimo possa godere di un sostegno indiretto da parte di De Luca, nel caso in cui il governatore decidesse di non appoggiare l’ex presidente della Camera Roberto Fico.