di Erika Noschese
La Salernitana è già alla ricerca di una struttura alternativa con campi dei comuni limitrofi pronti ad ospitare la primavera e la femminile dei granata. La conferma arriva da Maurizio Milan, presidente della Us Salernitana 1919, a margine della presentazione del nuovo stadio Arechi. «Oggi stiamo qui a celebrare un appuntamento importante. Oggi si deve parlare di città, di riqualificazione della città. La Regione ha dato molto, sta facendo molto, il Comune è regista di una nuova identità che dal nostro punto di vista Salerno avrà. Non solo stadio, ma il palazzetto dello sport, per noi che ci occupiamo di sport, vuol dire non solo agonismo, vuol dire anche cultura, vuol dire formazione. Quindi oggi penso si faccia un passo importante per Salerno principalmente». Al momento, tra le ipotesi al vaglio vi è anche Filetta, come confermato da Milan. Sul suo nuovo incarico da presidente e sui prossimi obiettivi, il presidente ha spiegato che: «Quello che facevo prima lo farà sicuramente molto meglio l’amico e collega Pagano. Quello che mi impegnerò a portare avanti è il legame tra il Club, la proprietà e le istituzioni locali perché penso che con oggi parta anche un progetto di riqualificazione della città, del tessuto culturale soprattutto dei giovani». Intanto, per quanto riguarda la Salernitana, Milan ha annunciato che «domani (oggi per chi legge, ndr) vedrò la squadra, sarà il giorno del ritiro. Domani (oggi per chi legge, ndr) saremo lì con Pagano. La squadra è a buon punto. C’è ancora un lavoro in corso ma quest’anno siamo partiti per tempo». Inevitabile un riferimento al calciomercato: «Non è un tema di entrate e uscite. Il direttore Faggiano sta facendo un ottimo lavoro. Abbiamo numerose trattative in corso, tante, ed è ovvio che tra le trattative in corsoci siano anche le trattative in uscita di giocatori che non hanno manifestato il desiderio di giocare in altri contesti; quindi, da questo punto di vista li stiamo facilitando verso l’uscita, ma le entrate non sono legate alle uscite, voglio specificarlo qui di fronte al pubblico. Tumminello era uno dei tanti obiettivi, non era l’unico obiettivo: è una valutazione tecnica che ha fatto il direttore Faggiano proprio una settimana fa. L’ha messo tra i papabili, ma non era sicuramente nell’ossatura principale. Quindi qualche giorno fa, quando sapevamo che era in chiusura non abbiamo partecipato a delle aste a rialzo – ha aggiunto – Ripeto, abbiamo numerosi giocatori, c’è un confronto quotidiano tra il direttore, il sottoscritto, il dottor Pagano e la proprietà: siamo molto molto tranquilli che stiamo costruendo una rosa molto competitiva. Lo spirito è uno spirito di umiltà, di lavoro, lo dicevo l’altro giorno di un lavoro a testa bassa, di un lavoro molto operativo e pragmatico. Abbiamo rinnovato molto il club, lo stiamo rinnovando anche in alcune funzioni cardine. Lo spirito nostro è quello, uno spirito di servizio e speriamo di aver già dei risultati positivi già dalle tre partite di campionato. E poi, insomma, a breve sarà il dottor Pagano già nella giornata di domenica a dare delle linee guida per quanto riguarda campagne abbonamenti e quant’altro, dove stiamo operando con scelte che andranno sicuramente incontro alla tifoseria». Milan, da buon scaramantico, preferisce non sbilanciarsi sugli obiettivi ma, dice, «sarà una situazione diversa da questo campionato, questo sì. Almeno ci stiamo adoperando con tutte le energie e tutte le forze, anche perché l’Arechi sarà un impianto meraviglioso, ho avuto l’opportunità di vedere qualcosa in anteprima e sarà un gioiello, ripeto, non solo sportivo, ma per la città e quindi noi dobbiamo fare onore a questo stadio. Noi ci auguriamo proprio di risalire, abbiamo già fatto una rosa quest’anno che punta ovviamente a questo. Poi abbiamo imparato sulla nostra pelle che non è così scontato aver nomi e blasoni dei calciatori, bisogna da questo punto di vista puntare anche su persone tecniche che conoscono le categorie, il direttore e il mister ci danno questa garanzia al di là di nomi di calciatori che stanno portando».
